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ALTA TENSIONE

Ecco chi sono i torinesi bloccati in Israele sotto i bombardamenti

Due italiani dispersi, 27 pellegrini rimasti in Galilea, il dog sitter dei Vip a Nazareth e il rabbino di Torino a Gerusalemme. Decine di voli cancellati e un aereo Ryanair sfiorato da un razzo di Hamas a Tel Aviv

Ecco chi sono i torinesi bloccati in Israele sotto i bombardamenti

Due italo-israeliani, con doppio passaporto, risultano dispersi in Israele. «Non sono rintracciabili e non rispondono all’appello - fa spaere il ministro degli Esteri Antonio Tajani - ci auguriamo che non siamo prigionieri nella striscia di Gaza». Tajani rende noto che ci sono «circa mille ragazzi con doppio passaporto arruolati nell’Esercito israeliano per svolgere il servizio  di  leva».

Tra questi anche dei torinesi «ma non conosciamo il numero esatto» spiega Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino che oggi pomeriggio si riunirà in preghiera dentro la sinagoga di piazzetta Primo Levi a San Salvario per le vittime e gli ostaggi.

Sono ventisette solo i pellegrini in questo momento bloccati in Galilea in uno dei viaggi organizzati dall’Arcidiocesi di Torino che ha sospeso in via precauzionale le partenze: «Valuteremo l’evolversi della situazione e la soluzione migliore per la salvaguardia e la tutela dei nostri pellegrini, compresa la cancellazione del viaggio ed il rientro in sicurezza» dichiarano in un comunicato.

Tra i turisti in Terra Santa c’è anche il dog sitter dei vip, Paolo Roggero, che in queste ore si trova a Nazareth. A pochi chilometri dai missili e dalle incursioni dei terroristi. Ma nei suoi selfie che lo ritraggono presso la Casa di Maria, la grotta dell'Annunciazione e su un battello sul lago di Tiberiade, si mostra sorridente e non appare preoccupato: «Visitare i luoghi dove è vissuto Gesù è davvero una grande emozione» scrive in un post.

PAOLO ROGGERO

DANIELA FUBINI

La torinese Daniela Fubini, è invece segregata in casa con il figlio di due anni e il marito a sud di Israele nella piccola comunità di Kokhav Michael, non lontano dal luogo della strage dei ragazzi israeliani durante il rave party. La mamma sta vivendo momenti di angoscia a paura. «I terroristi hanno ucciso il marito di una delle mamme della scuola dove va mio figlio e altre persone che conosco. Nella Striscia di Gaza hanno sfondato le porte delle case e hanno sparato alla gente nel letto alle sei del mattino. Viviamo nel terrore».

QUI L'INTERVISTA IN COLLEGAMENTO

ARIEL FINZI, RABBINO CAPO DELLA COMUNITA' EBRAICA DI TORINO

Anche il rabbino di Torino, Ariel Finzi, si trova a Gerusalemme: «Sono venuto qui con mia moglie per stare vicino a mia figlia che ha appena partorito. Ma stiamo valutando cosa fare. E possibile che si torni a Torino» ha detto il rabbino capo della nostra comunità ebraica che si era già espresso con parole forti per condannare l'attività terroristica di Hamas e auspicandone la cancellazione. 

QUI LA TELEFONATA AL RABBINO DI TORINO

Tornare però non è una passeggiata: decine di voli da Israele per l’Italia sono stati cancellati a seguito dei bombardamenti di Hamas sull’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv e su Gerusalemme. «I nostri clienti sono tutti rientrati a Torino, sabato li abbiamo richiamati, qualcuno era a Gerusalemme, qualcuno in Giordania, e li abbiamo fatti partire immediatamente. Hanno viaggiato sulle compagnie Ita ed El Al su aerei che avevamo prenotato noi e non hanno avuto problemi» spiega Claudio Silva, titolare dell’agenzia viaggi Easy Israel di via Sacchi, specializzata nei viaggi in Israele. «Chi ha dei problemi - aggiunge - è invece chi ha prenotato i voli con le compagnie lowcost, come Ryanair, Easy Jet e Wizz Air che sono stati bloccati».

Gli aerei in volo inoltre rappresentano obiettivi sensibili. Proprio nelle ultime ore infatti un aereo della compagnia Ryanair che stava per atterrare all'aeroporto "Ben Gurion" di Tel Aviv è stato sfiorato da un razzo di Hamas. 

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