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VIA SAN MASSIMO

Chiude dopo 30 anni la panetteria amata da Agnelli e Savoia

Ieri l’ultimo giorno di lavoro dello storico forno di Domenica Ordine

Si chiude un capitolo per Torino, si abbassano dopo trent’anni le serrande dello storico forno di Domenica Ordine, in cui, nel corso degli anni, si sono riforniti di pane tanti Vip, da Maria Gabriella di Savoia a Gianni Agnelli, dai membri della famiglia Nasi ai Montezemolo.

È un’affascinante panetteria sita in via San Massimo 49 e che probabilmente qualcuno non avrà mai notato, visto che con il passare dei decenni è semplicemente diventata parte della “fisionomia della città”, risultando quasi scontata agli occhi dei cittadini, inamovibile, come se non potesse mai sparire. Eppure, questo sabato mattina sono stati sfornati gli ultimi panini, serviti gli ultimi clienti, e alla fine dell’ultimo turno mattiniero, la proprietaria si è tolta il grembiule, i guanti, e ha dato l’ultimo giro di chiave al locale. «È stata un’esperienza faticosa ma meravigliosa, perché con il passare degli anni io e mia figlia siamo riuscite a conquistare la fiducia di tanti clienti, persone appassionate ai nostri prodotti che ci hanno seguito regalandoci grandi soddisfazioni - racconta Domenica, fondatrice del panificio nell’ormai lontano 1994 -. Ora è arrivato il momento di risposarmi, di volermi un po’ più bene, e molti clienti concordano con questa decisione. Penso di essermelo meritato».

Non sono state le tasse, i problemi economici o burocratici ad aver portato alla chiusura del panificio, ma solo la volontà della sua proprietaria, che dopo trent’anni da piccola imprenditrice e tanti altri anni di lavoro antecedenti all’apertura del forno, ha capito di volersi concentrare maggiormente sul suo stato di salute, risposandosi dopo i ritmi stravolgenti dell’ultimo trentennio. Dall’altra parte c’è una città che perde un pezzo: un locale frequentato da migliaia di cittadini e turisti illustri (Savoia compresi), aperto dalla prima panettiera donna in Italia iscritta alla Camera di commercio. «Ce ne siamo tolte di soddisfazioni - dice Domenica, asciugandosi qualche lacrima vicino al marito Silvio -, i clienti ci hanno ricoperto di regali, ringraziato per ciò che abbiamo fatto. Lascio un locale che mi ha dato tanto, e penso che ora tornerò a dipingere, a coltivare le mie altre passioni. Sono felice così».

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