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Il caso

La vendetta dei pusher cacciati: inquilini aggrediti e benzina per incendiare il palazzo

A tre giorni dal blitz della polizia in corso Regina Margherita 162, a Torino

Una scia di benzina dove tre giorni prima facevano avanti indietro poliziotti e vigili del fuoco: una vendetta degli spacciatori e degli abusivi che giovedì mattina sono stati cacciati dal blitz delle forze dell'ordine in corso Regina Margherita 162, a due passi dal Rondò della Forca e dall'Anagrafe centrale. E che questa notte hanno deciso di rivendicare quello che in tanti, a Torino, hanno battezzato la "casa dei pusher": «E' il loro ufficio, la loro base. Per questo hanno deciso di buttare una tanica da 5 litri sulle scale: è una ritorsione dopo quello che è successo l'altro giorno» racconta un residente che chiede di restare anonimo. E' già stato aggredito e ora ha paura di ulteriori vendette, così come i tanti inquilini che hanno chiamato i pompieri con il terrore che qualcuno potesse dare fuoco al palazzo: «Si tratta di gravi atti intimidatori verso condomini che non si arrendono alla microcriminalità - interviene Daniela Rodia, consigliera della Circoscrizione 7 - Ora serve la disponibilità della Città per attivare un progetto di rigenerazione urbana, come già fatto in passato». 

L'antefatto di giovedì

Giovedì, prima che sorgesse il sole, le forze dell’ordine sono entrate di gran carriera dentro il palazzo di corso Regina. E sono bastate poche occhiate fra i tre piani del condominio per far emergere condizioni disperate, come confermato anche dagli inquilini.

In un alloggio di due stanzette, senza neanche il bagno, c’erano tre persone. In un altro, poco più grande, vivevano in sette e pagavano circa un affitto di 150 euro a testa. Ma pare che qualcuno incassasse i soldi al posto dei veri padroni di casa: l'ipotesi avanzata dalle forze dell'ordine e dal sindaco Stefano Lo Russo, presente al blitz, è che ci sia un racket degli affitti.

Nel corso della mattinata sono stati controllati 96 dei 120 alloggi complessivi del palazzo, dove sono stati trovati droga e un latitante. In tutto sono state denunciate 22 per occupazione abusiva di immobili e furto di energia elettrica e tredici appartamenti sono stati dichiarati inagibili per condizioni igieniche o per pericolosità (visto che avevano controsoffitti pericolanti o impianti non sicuri).

Il ritorno di stanotte

Oggi le forze dell'ordine sono dovute tornare in corso Regina dopo la telefonata dei residenti che hanno sentito puzza di benzina lungo le scale: «Hanno sversato una tanica di cinque litri su due scale - riferisce ancora il residente anonimo - Poi hanno coperto di vernice la telecamera che avevamo piazzato e fatto saltare l'impianto elettrico, togliendo la corrente sulle scale: è una ritorsione degli spacciatori che non vogliono perdere il controllo del palazzo».

Nella mattinata pompieri e operai hanno cosparso sabbia e polvere per asciugare il liquido cosparso sulle scale, bloccando l'accesso da corso Regina 162. Non solo: tecnici comunali, poliziotti e vigili del fuoco hanno anche trovato occupato uno degli alloggi che erano stati dichiarati inagibili. Lo hanno richiuso e hanno puntellato anche un pianerottolo a rischio crollo.

Ma c'è anche altro, come riferisce il residente: «Quando l'altro giorno sono arrivati i muratori per chiudere le porte degli alloggi occupati, io sono sceso per aprirgli la saletta condominiale e fargli mettere gli attrezzi. Gli spacciatori hanno cominciato a inveire contro di loro e contro di me, poi hanno tentato di pisciarci sulla testa. Allora ho chiamato la polizia e una ragazza ha cercato di strapparmi il cellulare di meno, dicendomi "adesso basta, hai rotto il c..."». Domani andrà a fare denuncia: «E, quando torneranno gli operai, chiederemo che sia già presente una volante per proteggerci: non vogliamo più subire aggressioni e minacce continue».

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