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Il progetto

Sgombero all'ex Gondrand: ecco quando parte la riqualificazione

Il futuro dell'area diventata "hotel dei disperati"

Sono partite questa mattina le operazioni di sgombero, messa in sicurezza e pulizia dell'area ex area Gondrand di via Cigna angolo via Lauro Rossi. Sul posto erano presenti la polizia, i vigili urbani e l'assessora alla Sicurezza del Comune di Torino, Gianna Pentenero. In mattinata è arrivato anche il sindaco, Stefano Lo Russo. Gli agenti hanno identificato una decina di persone. Alcuni hanno lasciato l'ex stabilimento spontaneamente, altri invece sono stati condotti in Questura. Verrà istituito un presidio fisso a tutela dello spazio e, tra una settimana circa, partirà il cantiere vero e proprio per la demolizione della Gondrand. 

Sul posto anche la proprietà, il Gruppo LM, con i mezzi pesanti (una ruspa e un "ragno") per le prime operazioni di pulizia e sgombero all'interno del fabbricato. Murati gli accessi da dove entravano i disperati, che si erano aperti una breccia dal lato di via Cigna

Dopo la demolizione, per quanto riguarda il futuro della Gondrand, la Scia - Segnalazione certificata d’inizio attività - è stata protocollata e ora la palla passa al Comune. Tempistiche? La risposta prova a darla il sindaco Lo Russo, arrivato per un sopralluogo: «Tra fine anno e l’inizio del prossimo sapremo come riqualificare la Gondrand. E’ un progetto in deroga al piano regolatore e sono in corso le valutazioni per la migliore destinazione d’uso». Che non sarà industriale, ma mista tra commerciale e servizi.

Dunque, l’anno buono sembra essere il 2024, ma appunto scadenze certe non ce ne sono. La proprietà intanto ha murato l’ultima breccia che i disperati avevano aperto per accedere al fabbricato. Un’apertura nel muro in via Cigna, a pochi metri da Spazio 211, il club che dopo 20 anni di attività aveva minacciato di mollare tutto - per poi ripensarci - a causa dei troppi furti subìti dagli occupanti della Gondrand. Gli ultimi “ospiti” del fabbricato intanto sono usciti alla spicciolata.

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