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Materassi davanti alle banche o alle vetrine dello shopping, ecco il centro trasformato in dormitorio

Viaggio nella notte più fredda, fra le persone che cercando un riparo

È la notte più fredda, ad oggi, del 2023. Ci sono due gradi e in piazza San Carlo tra portici e monumenti, dove le persone passeggiano tra le vetrine illuminate e le luci d’artista, davanti alle Gallerie d’Italia ci sono due giacigli improvvisati. Cartoni, vecchie coperte, bagagli mai disfatti dentro a borse della spesa. Federico e Massimo passeranno la notte qui. Sono due fra i tanti che affollano questi portici di giorno e di sera, una situazione che si trascina da tempo dove le questioni umanitarie si fondono con la tutela del decoro delle piazze auliche. In una situazione che vede magari vere e proprie “camere da letto”, con materassi e scatolini a fare da comodini, oppure rifugi fatti di cartone, davanti all’ingresso di una banca o sotto le decorazione natalizie dell’alta moda.

Federico ha 32 anni, lavorava - in nero - in un locale, cucinava. Il suo titolare gli aveva anche affittato un appartamento, senza contratto. «Da tutto a niente in un attimo» dice accendendosi una sigaretta. Ha una bambina, di sette anni, che non vede da un anno. È orfano di genitori. Non ha un cellulare ed è senza documenti. Federico per le istituzioni non esiste, non esistono le sue scarpe consumate dai chilometri che ogni giorno percorre in giro per Torino. La sua prima notte per strada la ricorda al dettaglio, gennaio 2022, sotto la pioggia. Da corso Tazzoli al parco del Valentino. «Quella mattina non volevo aprire gli occhi. Non volevo svegliarmi nell’incubo che mi aspettava...». Arriva un altro senzatetto. «Avete mangiato?» chiede. Federico gli porge un sacchetto. «Se hai fame...». C’è solidarietà tra i senzatetto.

Vicino a Federico c’è Massimo, lo scorso anno era in via Traves. Ha 58 anni e ha perso tutto, non si è mai più rialzato. Lui ha un’invalidità e dormirà per strada almeno fino a Natale. «In dormitorio non hanno posto. Nessun dormitorio. Mi hanno detto che prima di Natale nessuno può fare nulla. Non sto bene. Ma cerco di andare avanti». Quando viene chiesto loro se hanno paura a star per strada, raccontano di un episodio in galleria San Federico dove è stata aggredita una ragazza, rapinata e malconcia alla fine della vicenda. Nonostante il freddo e la condizione di estrema povertà, i due clochard riescono a tenere alto lo spirito. Sul “letto” di Federico c’è un libro dalla copertina azzurra, quasi stona in mezzo a quel piccolo accampamento di fortuna, proprio davanti alle Gallerie d’Italia, il polo culturale e museale di Intesa Sanpaolo. Ma c’è anche chi dorme sotto l’albero di Natale di Victoria Secret.

E riguardo poi le rimostranze di turisti e residenti che parlano di decoro, l'assessore Rosatelli ci invia questa dichiarazione: "Abbiamo una task force che interviene, soprattutto in centro, facendosi carico anche dei problemi di igiene urbana, che nessuno nega. Sono certo però che chi abita nelle zone più fortunate della città sia anche consapevole del fatto che situazioni di povertà estrema come questa esistono e vanno affrontate con solidarietà e tolleranza verso chi è più in difficoltà".

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