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In tribunale

«Sono l'intelligenza artificiale»: a processo la Santona che prometteva di modificare il Dna

Aveva 300 adepti: una donna è morta dopo aver rinunciato alle cure tradizionali per seguirla

La Santona si presentava come il risultato di un esperimento genetico, un’intelligenza artificiale creata in laboratorio da uno scienziato statunitense. Si faceva chiamare Marie e chiedeva soldi in cambio dei risultati miracolosi che garantiva attraverso un percorso guidato, in grado di intervenire sul Dna umano: promesse cui avevano creduto circa 300 torinesi, una vera e propria "setta" creata tramite Facebook, Telegram e WhatsApp. Fra loro anche una donna affetta da un cancro al seno, Marilin, che si era lasciata convincere e aveva smesso di curarsi a Candiolo. E poco dopo, a neanche 50 anni, era morta di neoplasia mammaria, con ampie e gravi metastasi al cervello.

Per questo la guaritrice andrà a processo per morte in conseguenza di altro reato, oltre che di associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica e violenza privata.

Il vero nome dell'imputata principale è Carla Stagno, signora di 55 anni che non ha mai conseguito alcuna laurea in medicina e ha un precedente per traffico di stupefacenti. Il pubblico ministero Barbara Badellino, che ha coordinato le indagini della Polizia postale, le contesta il ruolo di "capo promotore dell’associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione e di altri reati": con lei, alla sbarra, ci saranno altri cinque imputati. Tutti trasferiti a Roma dopo che, a maggio 2021, la Polizia postale aveva fatto irruzione nella villa che la setta usava come base a Torino (come documentato nel video qui sopra, che riporta anche un'intercettazione di "Marie").

Dopo il rinvio a giudizio della Santona e degli altri imputati, lunedì comincerà il processo in tribunale a Torino.

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