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Iron mike in città

A Torino parla Mike Tyson: «Ecco chi sono ora» - IL VIDEO

Le confessioni dell'ex re dei pesi massimi sbarcato sotto la Mole

Il brusio dell'attesa si spegne improvvisamente quando il van nero, con i vetri oscurati, fa il suo ingresso nel complesso dei Tuscany Film Studios, situati nei rinomati studi cinematografici del Prodea Group a Torino. Dentro quel veicolo si cela nientemeno che Mike Tyson, ex campione del mondo di pugilato e ora impegnato sul set di "Bunny-Man", il nuovo film d'azione diretto da Andrea Iervolino.

Nonostante il suo arrivo con oltre un'ora di ritardo alla conferenza stampa di inizio lavori, nessuno osa rimproverarlo quando il suo imponente profilo si staglia davanti al plotone di fotografi, pronti ad immortalare ogni istante di questa occasione unica. Ma quello che colpisce di più non è la sua aura da ex fuoriclasse del ring, bensì la sua disponibilità e il sorriso sincero che adorna il suo volto. Niente a che vedere con il "bad boy" dei suoi anni d'oro nel pugilato, Iron Mike si presenta davanti ai giornalisti con un'umiltà che sorprende e ammalia.

«Essere più umile possibile, questo è il mio obiettivo», confessa Tyson, svelando il lato più intimo del suo essere. Ma non è tutto: il campione americano rivela anche il suo amore per l'Italia, un paese che definisce "straordinario". «Mia moglie ha studiato qui e parla un po' di italiano. Non escludo di acquistare una villa da queste parti. Vorrei stare vicino all’industria cinematografica italiana e continuare a lavorare qui da voi», afferma con un'aria di serena determinazione.

Ma il momento più divertente della conferenza stampa arriva quando Tyson racconta una sua recente visita in una scuola statunitense. «Nessuno degli alunni mi conosceva per il pugilato, i ragazzini mi avevano unicamente visto nei panni di attore del film "Una notte da leoni"», rivela con un tono scherzoso. Ma c'è di più: uno di loro, con innocente sincerità, gli fa notare che suo nonno si ricordava dei suoi match di pugilato. «Ecco, è riuscito a distruggere il mio ego», ammette con un sorriso disarmante. «Ho subito pensato: “Beh, stronzetto, tu proprio non hai idea di tutto quello che ho fatto”».

La conferenza si conclude con applausi e sorrisi, mentre Tyson si allontana con la sua solita grinta e la sua nuova vocazione: quella di conquistare il cuore degli spettatori non solo sul ring, ma anche sul grande schermo. Torino potrebbe essere solo l'inizio di un nuovo capitolo nella straordinaria vita di Mike Tyson, dove il cinema e l'Italia diventano protagonisti di una storia avvincente e sorprendente.

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