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Storia di rinascita

Ecco “Oasi 45”, la nuova vita dell’ex palazzo degli anarchici

La scommessa del costruttore siciliano Davide Settecasi per borgo Aurora

Dallo scatolificio all’immobiliare. Si può riassumere così il percorso di Davide Settecasi, l’imprenditore siciliano di 52 anni che in pochi anni ha ridato vita a quello che per tutti era “il palazzo degli anarchici” di corso Giulio Cesare 45. Oggi ribattezzato con il nome di “Oasi 45” «perché il nome - almeno all’inizio -, nasceva dall’idea di spiegare che si trattava di un’oasi nel deserto. In realtà, giorno dopo giorno, ho conosciuto meglio il quartiere e ho capito le sue grandi potenzialità».

Le novità

Un completo rinnovamento, con riqualificazione dal punto di vista acustico ed energetico, rinforzo sismico, delle volte e dei solai. E l’addio ai bagni sul ballatoio. Nuove le caldaie e i serramenti energetici in classe B. Dopo lo sgombero del fortino dell’illegalità, oggi il palazzone è completamente rinato con un maxi investimento destinato a fare del bene al quartiere Aurora.

Nuovo dall’esterno, con ortensie curate sui balconi (che hanno sostituito le gardenie), ma anche dall’interno. Intanto varcato il portone ci troviamo di fronte a un ampio cortile, con panchine al posto dei parcheggi. «Ho pensato a un angolo della socialità - racconta -, per dare più spazio ai bambini e meno alle auto». Ogni piano presenta pareti con un colore diverso.
Dal marrone al verde passando per il turchese. Sono 17 le unità immobiliari, tre quelle commerciali. «Al momento abbiamo 5 opzioni d’acquisto, stiamo aspettando i permessi normativi per effettuare le vendite».

E in futuro?

La nuova sfida è aprire delle attività. Sì, perché al pian terreno ci sono degli spazi. «Stiamo lavorando, abbiamo delle idee - rivela Davide -. Non voglio dire troppo ma qui potrebbero nascere una gelateria, una panetteria e una libreria. Siamo in contatto anche con esercenti italiani che vogliono tornare a investire in questo quartiere».

La multietnica Aurora, a volte al centro delle cronache ma anche capace di regalare gioie. Da fuori “Oasi 45” attira la curiosità dei passanti. E non poteva essere diversamente. Per il colore, per la cura degli spazi. «In due anni e mezzo di cantiere non abbiamo ricevuto alcun furto - conclude Davide -. E anche oggi che siamo appena agli inizi nutro grande interesse e voglia di ripartire. Lo capisco dalle piccole cose. Da quando abbiamo iniziato a pulire i marciapiedi, tutti ci hanno preso come un esempio positivo».

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