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Botti di Capodanno, l'arsenale è nelle case popolari: «E' tutta roba buona, arriva da Napoli»

Razzi, petardoni, tutto nascosto in una cantina delle case Atc a Barriera di Milano. La compravendita si va al buio

Il pezzo forte della collezione è il Galassia. Ha un gancio per tenerlo a mo’ di bazooka. «Spara 400 colpi, è una vera mitraglia. Lo vuoi? Sono 100 euro». Prezzo da amico, assicura il venditore, un marocchino. Poi ci sono i Niagara. Sedici botti, mentre la scatola dei Sounds ne contiene cinquanta. Se invece si comprano i Red Dust Billows i colpi da sparare sono cento. E poi si possono acquistare ancora i Black Dragon e altre sigle di fuochi d’artificio. Tutto stipato in una cantina alle case popolari di Barriera di Milano. Eccolo qui, l’arsenale di Capodanno, pronto per essere tirato fuori la notte di San Silvestro per una serata letteralmente “esplosiva”.

L’arsenale alle case Atc
Insomma, chi vuole fare compere in vista del 31 dicembre deve scendere nei sotterranei dei palazzi Atc di Torino Nord. «Perché al mercato ci sono troppi controlli», racconta chi ha pensato bene di adibire una cantina di una casa popolare a deposito di materiale pirotecnico. In effetti, girando per le aree mercatali, come ad esempio Porta Palazzo, gli agenti della polizia municipale ispezionano con molta attenzione le bancarelle. «Fuochi? Amico, mi spiace non c’è niente, torna dopo», le risposte. Troppi, i rischi. Eppure se non ci si dà per vinti, in piazza della Repubblica la soffiata giusta è in grado di mandare i potenziali clienti di artifizi pirotecnici nel luogo perfetto per trovare la merce, che non è neanche molto lontano: Barriera di Milano, appunto, non nel retro di un negozio bensì negli scantinati di un condominio popolare. Dove si trova un po’ di tutto e le trattative non si fanno alla luce del sole, anzi forse nel luogo più buio possibile.

Chi vende racconta che «questa è tutta roba buona, stai tranquillo che non ti esplode in mano». Roba che arriverebbe direttamente da Napoli, ma è fabbricata in Cina. Ci sono petardi, petardoni, piccole bombe e appunto la “mitraglia” da 400 colpi, che costerebbe 200 euro ma se si arriva accompagnati dalle persone giuste il prezzo può anche scendere a 100. La merce è dentro scatoloni. Che pesano parecchio, e questo vuol dire che sono pieni zeppi di botti. In questi giorni, complice l’avvicinarsi alla serata di Capodanno, i blitz delle forze dell’ordine e della municipale sono già partiti e parecchio materiale illegale è già stato sequestrato, specie nei retrobottega di alcuni negozi. E allora, ecco il piano B di chi alimenta il commercio di materiale pirotecnico: fare scendere gli acquirenti nelle cantine dei palazzi di periferia. E Barriera di Milano è solo un esempio, perché la compravendita di fuochi si fa anche in altri quartieri. Non in pubblico, né all’aperto e nemmeno nel magazzino di un esercizio commerciale. Si scendono le scale e si compra in cantina, illuminati solo dalla luce di una pila o dalla torcia dello smartphone.

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