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Il caso
12 Settembre 2025 - 13:30
“Abbiamo chiesto un incontro perché il 2 settembre è arrivata la procedura di licenziamento, con motivazioni incomprensibili”, Anna De Bella, segretaria regionale Fistel Cisl, è solo uno dei sindacati auditi questa mattina in commissione consiliare per denunciare i ben 54 licenziamenti in tronco delle CerenceAi, multinazionale statunitense attiva nell’intelligenza artificiale conversazionale per il settore automobilistico. “Dall’oggi al domani. Il motivo? I lavoratori verranno sostituiti da provider molto più competitivi. E quindi chiudono la sede di Torino, spostandosi verso Germania e India”, spiega De Bella.
Tutti profili di altissima professionalità, tra cui un dirigente: “Che non ci possiamo permettere di perdere”, ammonisce De Bella. “Incomprensibile che non si sia provveduto a riconvertire le professionalità dei lavoratori”, aggiunge.
L’azienda, poi, non si troverebbe affatto in “guai finanziari”. I trimestri continuano a chiudere in crescita. Una scelta più di strategia. “Razionalizzazione delle attività”, che non di necessità, chiarisce Ivan Corvasce, segretario Slc Cgil.
“Gli ammortizzatori sociali queste aziende non sanno neanche cosa siano”, continua Corvasce. Dal 2 settembre, tempo 120 giorni per provare a trovare un accordo. “Siamo qui per chiedere un’alleanza, con le istituzioni, ma anche con l’Unione Industriali”, è l’appello del segretario.
Nel frattempo il Comune si starebbe muovendo: “L’azienda sarà convocata, cercheremo di mediare, come fatto per Iveco”, dice la vicesindaca Michela Favaro. Il consigliere di Avs Emanuele Busconi annuncia invece un’interrogazione lunedì, alla Camera dei Deputati, da parte del deputato Marco Grimaldi.
“Nel 2025 Torino ha vinto premio capitale europea dell’Innovazione. Sul portale pubblico se ne legge la mission: ‘Attrarre talenti, coltivando e trattenendo il capitale umano totale’. Allora lo faccia!”, ammonisce Corvasce.
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