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DOPO LA NOSTRA DENUNCIA

Maxi-multa alla famiglia torinese, Trenitalia si scusa: «Vi ridiamo i soldi»

Sanzionati sul treno delle Cinque Terre, ora marito e moglie possono festeggiare. Ecco cos'è successo

Dopo la maxi-multa sul treno del mare, ora Stefano e sua moglie Raffaella hanno vinto la loro battaglia. Grazie anche alla denuncia di CronacaQui, sono infatti arrivate le scuse di Trenitalia per quanto accaduto alla famiglia torinese sul treno delle Cinque Terre e, soprattutto, il rimborso della sanzione. Con dieci giorno di ritardo, ma ora marito e moglie possono esultare. «Dopo la multa - racconta Stefano - una volta tornato in città ho scritto all'amministratore delegato di Trenitalia. Quella sanzione non era giusta, e alla fine abbiamo vinto noi».

Sì, perché Trenitalia ha risposto scusandosi e assicurando il rimborso della multa: "Desideriamo innanzitutto presentarle le scuse da parte di Trenitalia - si legge nella lettera recapitata dal Customer service dell'azienda - poiché a seguito di verifica abbiamo potuto accertare che la regolarizzazione è errata".

Ricapitolando, Stefano e Raffaella erano stati multati di ben 117 euro a Pasqua mentre erano in vacanza in Liguria, dopo aver preso un regionale che da Monterosso portava a Lavagna. Tuttavia, una volta arrivati a Levanto il treno era tornato inspiegabilmente indietro, verso La Spezia. Un dietrofront che non era stato segnalato. «Tutti i passeggeri a bordo erano attoniti, dall’altoparlante non c'era stato alcun avviso», ricorda Stefano. Tornati indietro, Stefano, Raffaella e i due bambini erano saliti su un Intercity per riprendere il tragitto. Ma il controllore a bordo, nonostante l’esposizione del biglietto, li aveva multati di 117 euro, il tutto per una sola fermata di treno, da Levanto a Sestri Levante. E come loro, erano stati multati tanti altri passeggeri che erano a bordo del convoglio. «Tra questi - ricorda il nostro concittadino - c'erano anche due turisti francesi accompagnati da una guida italiana». 

Ricevuta la maxi-multa sul treno, una volta tornato a Torino Stefano ha quindi scritto una mail ai vertici di Trenitalia, per contestare quanto accaduto. Con ritardo, l'azienda ha risposto. Assicurando che la multa verrà rimborsata: "La informiamo che abbiamo disposto il rimborso dell'importo di 88,60 euro corrispondente alla differenza tra la regolarizzazione pagata nella circostanza e l'importo dovuto". E non è tutto, perché nella lettera Trenitalia si scusa ulteriormente con la famiglia torinese: "Siamo rammaricati per l'impressione di scarsa cortesia e professionalità percepita nel comportamento del nostro personale di bordo". 

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