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ARTE
25 Febbraio 2025 - 14:05
Immagine di archivio con sfondo l'opera di Carla Accardi "Composizione", 1950 (fonte: Musei Reali Torino/ Instagram)
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Le sale di Palazzo Chiablese ospitano un viaggio straordinario nella creatività italiana del secondo dopoguerra. La mostra "1950-1970. La Grande Arte Italiana. Capolavori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea", inaugurata lo scorso ottobre, chiuderà il 16 marzo. Chi non l’ha ancora visitata ha ancora pochi giorni per farlo.
Un’occasione unica per scoprire ottanta capolavori che raccontano due decenni di ricerca artistica, sperimentazione e rottura con il passato. Un periodo in cui l’arte italiana ha saputo guardare avanti, oltre la tradizione, per imporsi sulla scena internazionale con linguaggi nuovi e visioni radicali.
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Non una semplice esposizione, ma un confronto tra giganti. La mostra si articola in dodici sale, ognuna delle quali mette in relazione opere che, pur nate in contesti diversi, dialogano tra loro in modo sorprendente.
Ci sono i tagli di Fontana, le combustioni di Burri, le immagini ribelli di Schifano, le cancellature di Isgrò, gli specchi di Pistoletto. Ognuno di loro ha sfidato le convenzioni, trasformando il gesto pittorico in qualcosa di radicalmente nuovo. Eppure, le loro opere parlano la stessa lingua: quella della sperimentazione, del coraggio, della necessità di ridefinire i confini dell’arte.
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L’allestimento, curato da Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, e dallo studioso Luca Massimo Barbero, è costruito come un percorso tra memoria e avanguardia. Non si tratta solo di ammirare opere iconiche, ma di cogliere le tensioni, le contaminazioni, le rotture che hanno segnato questa stagione artistica.
Ogni sala accosta lavori che, pur appartenendo a momenti diversi, condividono un’urgenza comune: ripensare l’arte, abbattere i confini tra le discipline, usare la materia come strumento di esplorazione.
Realizzata grazie alla collaborazione tra i Musei Reali di Torino, Arthemisia e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la mostra è frutto di un lavoro ambizioso che ha visto il contributo di Mario Turetta, capo dipartimento per le attività culturali del Ministero della Cultura e direttore delegato dei Musei Reali.
La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 09:30 alle 19:30 tranne il lunedì (giorno di chiusura). Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 011 1848711. I biglietti sono acquistabili online a questo sito.
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