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Sotto gli occhi di tutti il "buco" nel giardino inaugurato 7 giorni fa

Tre uomini sono seduti sul prato a due passi da un albero, uno si inietta una siringa nel braccio come se niente fosse mentre un amico aspetta tranquillo il suo turno al suo fianco. Dietro ad una panchi­na, rigorosamente all'ombra, giace invece un senzatetto. Intorno a lui stracci, coper­te e cartoni in quantità industriale. Dall'intitolazione dei giardini di corso Vercelli a Madre Teresa di Calcutta è passata appena una settimana. Anche se le foto scattate nelle ultime ore sembrano raccontare un'altra storia. Una storia di degrado e di problemi di droga che una targa, seppur intitolata ad un Premio Nobel per la Pace, non ha ancora risolto del tutto. L'amministrazione aveva prov­veduto a tagliare l'erba e a cacciare gli spacciatori, qui da anni di casa, ma l'effet­to bonifica - come qualcuno temeva - è durato giusto lo spazio di pochi giorni. Un'illusione. Il tempo di distogliere lo sguardo ed ecco che i fantasmi del passa­to hanno ripreso a vagare per quel polmo­ne verde che la Circoscrizione voleva già intitolare due anni fa.
  «Io sono convinto che si sia aperta una nuova fase e che la situazione non potrà che migliorare» è il pensiero del presi­dente della Sette Emanuele Durante, ap­parentemente tranquillo.

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