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PIOBESI

«Caos esumazioni al cimitero» ma il sindaco respinge le accuse

Le operazioni in corso al camposanto suscitano perplessità e polemiche

Scatole di cartone affastellate all’aria aperta. Gettate dietro a una rete accanto al muro della pieve medievale di San Giovanni, già svuotate del loro contenuto. Altre impilate ordinatamente l’una sull’altra, i nomi dei defunti tracciati a pennarello su di un lato, in attesa della futura destinazione: una celletta cineraria, un ossario o magari all’interno di un loculo già in concessione ad altri congiunti o in tombe di famiglia. Quel che colpisce l’occhio è il disordine in un luogo di culto come dovrebbe essere il cimitero. In questo caso, quello di Piobesi dove in questi giorni si stanno svolgendo le operazioni di esumazione di alcuni campi.

Una scena che non è sfuggita all’occhio di un cittadino che ieri mattina, probabilmente, si stava recando al cimitero per rendere omaggio a un suo caro e che ha subito segnalato la situazione. A raccoglierne la testimonianza è stato Giancarlo Caselli, candidato sindaco della lista Continuità e Rinnovamento alle prossime amministrative, che spiega: «Non contestiamo le esumazioni, che ovviamente trascorsi i 10 anni dalla sepoltura vanno fatte come da regolamento - introduce -, ma troviamo indecoroso che le salme dei nostri cari defunti vengano trattate in questo modo, senza che nessuno dell’amministrazione comunale si preoccupi di vigilare sull’operato della ditta che sta effettuando i lavori». Questione di rispetto, anche verso i parenti dei defunti: «Immagino la reazione di chi andando al cimitero si è trovato davanti uno spettacolo del genere - prosegue -. Sono andato personalmente a verificare e ho potuto verificare non solo che quanto riportato era realtà, ma che addirittura delle macerie sono state ammucchiate a ridosso di una parete dell’antica pieve di San Giovanni, un edificio dell’anno mille che comporta delle fragilità. Si poteva pensare di ammucchiarle sul piazzale antistante, tutelando il bene culturale». C’è poi un problema legato all’igiene: «Da alcune scatole c’è fuoriuscita di liquidi corporei - insiste Caselli -, non si possono fare queste operazioni senza il minimo rispetto del decoro e dell’igiene ambientale».

Replica il sindaco Fiorenzo Demichelis: «Con questa polemica non si sta screditando l’amministrazione quanto il lavoro di tre uffici che hanno sempre operato bene e con precisione. La ditta incaricata dei lavori sta gestendo in maniera ottimale e nel rispetto dei regolamenti tutti i processi di esumazione mentre l’utilizzo delle scatole viene suddiviso a seconda della destinazione scelta (ossario, cremazione e così via, ndr). Quelle di cartone vengono appunto inviate alla cremazione. Anche la stagionalità ha un suo peso perché questi lavori vanno fatti in periodo invernale: dovevano essere fatti due settimane fa, ma la pioggia ha frenato le operazioni. Ora si procede».

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