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In paese c’è la festa patronale e i vandali devastano il museo

Le pietre del monumento usate per spaccare i vetri, caccia ai teppisti

Cartoni della pizza, bottiglie di birra vuote, pacchetti di sigarette, il cestino dei rifiuti divelto e non per ultimo le pietre del monumento del Museo dell’Emigrazione Piemonte usate per spaccare i vetri dello stesso museo.


È lo scenario che si è presentato questa mattina in via IV novembre a Frossasco dove nella notte tra sabato e domenica alcune persone hanno pensato di bivaccare nell’area verde per poi vandalizzarla. L’Amministrazione comunale ha subito provveduto a contattare i carabinieri. «Le forze dell’ordine sono informate e lavoreranno per individuare i responsabili - confermano il sindaco Marco Gaido e la vicesindaca Rosanna Napoli -. Queste non sono ragazzate, questa è delinquenza, questo è disprezzo per il paese». «Chi avesse informazioni utili ad identificare i responsabili di questo grave gesto può contattare direttamente i carabinieri di Pinerolo o parlare con il sindaco Marco Gaido» è l’invito dell’Amministrazione.

Come conferma la vicesindaca Napoli, non si tratta del primo episodio di vandalismo in paese, il che riporta al centro la questione delle telecamere. «A Frossasco sono assenti o qualora presenti sono obsolete/non funzionanti. Abbiamo in previsione di installare una rete di videosorveglianza efficiente».

L’episodio di vandalismo al Museo dell’Emigrazione si è verificato proprio nei giorni in cui a Frossasco si sta svolgendo la festa patronale degli Abbà. «La festa porta vitalità e allegria, il risvolto negativo è che nella confusione si moltiplicano i disagi. Questo però è un atto grave, potrebbe essere responsabilità di gente venuta da fuori o persone del paese. In questo caso sarebbe forse ancora più grave, per la mancanza di rispetto per il luogo in cui si vive e per le persone che si impegnano per esso» conclude Napoli.

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