l'editoriale
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09 Settembre 2015 - 00:00
Warner Bros non poteva farsi sfuggire l'occasione di accompagnare il ritorno nelle sale di Mad Max, con Fury Road, con un gioco dedicato a uno dei film tra i più noti e amati ma che curiosamente nel corso degli anni ha dato vita a pochissime trasposizioni videoludiche, anche se è stato tra le fonti d'ispirazione di alcuni giochi molto famosi come i vari Fallout, Borderlands e Rage. E così ha affidato agli Avalanche Studios lo sviluppo di questo Mad Max, che non è la trasposizione della pellicola ma che si inserisce alla perfezione in quel mondo, di cui mostra ambientazioni e personaggi.
LA TRAMA
Come detto, il gioco trae ispirazione dal film ma non ne ripropone la trama. Gli sviluppatori hanno lavorato a stretto contatto con il produttore George Miller dal quale hanno ricevuto spunti e indicazioni per riuscire a ricreare appieno le atmosfere della pellicola e ideare una storia coerente con il mondo di Mad Max ma comunque chiara e comprensibile anche a chi non ha mai visto il film. Ritroveremo così le inconfondibili wasteland, Gastown, le auto con le loro improbabili corazze. Ma i richiami non finiscono qui, visto che ad esempio il nostro principale nemico, Scabrous Scrotus (no, non è un errore, si chiama proprio così...) è un figlio di Immortan Joe.
All'inizio del gioco, vediamo Max imbattersi in una delle bande di predoni senza scrupoli che infestano questo mondo post-apocalittico, agli ordini di Scrotus. Dopo una dura lotta, Max perde la sua preziosa auto - vera ragione di vita e unica ricchezza per chi si muove in questo deserto - ma si salva e comincia a vagare a piedi in compagnia di un cane che pare il suo solo amico. E invece dopo poco i due si imbattono in Chumbucket, un meccanico che su di sè presenta tutti i segni della catastrofe ma che in compenso sembra sapere perfettamente come mettere insieme una nuova macchina, la Magnus Opus, migliore anche della precedente.
Come al solito, non andremo troppo in là con la descrizionr della trama per evitare fastidiosi spoiler, ma l'avventura - che vi impegnerà per una quarantina di ore - non deluderà nessuno, pur senza brillare in maniera particolare.
IL GAMEPLAY
Mad Max è un classico open world, che prende ispirazione da diversi classici del genere inserendo elementi presi da titoli come Batman, Assassin's Creed e Far Cry nel mondo post-apocalittico che abbiamo imparato a conoscere al cinema. Un mix che diverte soprattutto all'inizio ma che poi si perde in una eccessiva ripetitività, unico vero difetto del titolo.
La Magnus Opus si erge quasi a vera protagonista del gioco, tanto che la grande maggioranza delle vostre missioni ruota intorno alla necessità di procurarsi i rottami da cui ricavare gli elementi necessari a potenziare l'auto. Non mancano neanche gli avamposti nemici da conquistare (stile Far Cry) per poi avere basi sicure in cui tornare e ridurre l'influenza di Scrotus e i punti sopraelevati dai quali sincronizzare le missioni (qualcuno ha detto Assassin's Creed?). Come detto, tutte o quasi le vostre azioni avranno come obiettivo il potenziamento della Magnus, un'attività, quest'ultima, che vi occuperà molto tempo, in quanto le opzioni proprio non mancano: potrete infatti personalizzare qualunque elemento dell'auto, sia quelli meccanici che quelli estetici, creando così la vostra vettura ideale (allo stesso modo, potrete migliorare e potenziare anche le caratteristiche del vostro personaggio). Un compito da non sottovalutare, in quanto trascorrerete la maggior parte del tempo a bordo della Magnus Opus con la quale dovrete anche affrontare numerosi combattimenti. Per eliminare gli avversari restando a bordo dell'auto avrete sostanzialmente due metodi: speronarli in stile autoscontro o utilizzando le armi, tra cui un rampino che vi consentirà di "estrarre" i nemici dalle loro auto o demolirle pezzo dopo pezzo. Sono questi i momenti migliori del gioco, quelli più divertenti e originali.
L'altra forma di combattimento è quella a piedi. E qui l'ispirazione a Batman è davvero evidente: i nemici cercheranno di aggirarvi e voi dovrete schivare i loro colpi per poi colpirli, inanellando la serie più lunga possibile di combo. Rispetto al gioco di Rocksteady però il risultato è meno fluido ed elegante, anche se altrettanto divertente. Ma non si può negare che la vera essenza di Mad Max risiede nel tempo trascorso alla guida della Magnus anche se c'è un piccolo problema: come tutte le auto, anche la vostra creatura per funzionare ha bisogno di benzina. Il carburante, così come i rottami, lo troverete sparso nel mondo di gioco e dovrete fare attenzione a come lo usate visto che vi può servire anche come esplosivo per far saltare cancelli chiusi. Allo stesso modo, potrete trovare anche acqua e cibo, consumando i quali potrete ripristinare la salute.
Insomma, come avrete capito gran parte del vostro tempo lo spenderete ad esplorare il mondo di gioco e proprio per questo stupisce la scarsa capacità di salto di cui Max è dotato. In pratica, quasi tutte le rocce o i muretti costituiscono degli ostacoli insormontabili. Una decisione, quella presa dagli sviluppatori, quantomeno curiosa.
IL COMPARTO TECNICO
La realizzazione artistica del gioco è di grande qualità. Basti pensare che per rendere omogenee e coerenti le wasteland, gli sviluppatori hanno prima realizzato un mondo "normale" e poi l'hanno distrutto, facendolo invadere dalle sabbie del deserto da cui spuntano i resti di un passato che non tornerà. Particolarmente affascinanti sono le zone in cui troviamo navi, carcasse di balene e formazioni coralline, segno che la valle in cui ci stiamo muovendo in realtà prima era un oceano, ormai completamente prosciugato. I paesaggi sono davvero mozzafiato - esaltati ancor di più dall'alternarsi giorno/notte e dai fiochi di luce - e ogni tanto vi troverete ad utilizzare il binocolo che vi dovrebbe servire a spiare gli avversari, solamente per dare un'occhiata in giro.
Ben realizzati, ma meno grandiosi, sono gli interni e i personaggi, mentre naturalmente è stata riposta grande cura nelle macchine e nelle loro "singolari" carrozzerie.
La stessa cura è stata riposta nel comparto audio, con una particolare attenzione per il rumore del motore e gli altri effetti sonori che contribuiscono in maniera decisiva a trasportarvi nelle wasteland. Peccato solo che il gioco, our se sottotitolato, non sia doppiato in italiano: una mancanza che gli costa mezzo punto in meno in fase di valutazione.
Mad Max è un gioco prodotto da Warner Bros per Xbox One, Ps4 e Pc. La versione utilizzata per la recensione è quella per Xbox One.
I VOTI
Grafica 8,5
Gameplay 8,5
Longevità 8,5
Audio 7,5
TOTALE 8,25
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