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Festa al Filadelfia con le vecchie glorie granata. Pasquale Bruno: "Qui emozioni positive ma..."

Tutti in campo per raccogliere fondi per costruire il Museo del Grande Torino. Sugli spalti 2500 cuori granata

Porte aperte allo stadio Filadelfia come non accadeva da tempo. Questa volta i ragazzi di Ivan Juric non c’entrano nulla. A far battere e trepidare i 2.500 cuori granata presenti sugli spalti mercoledì 29 maggio all’ora dell’aperitivo c’erano ex calciatori, vecchie glorie granata, che hanno fatto e scritto le pagine e pagine della gloriosa storia granata.

RACCOLTA FONDI PER IL MUSEO
Hanno deciso di sposare la causa lanciata per raccogliere i fondi per poter realizzare - e completare così il progetto iniziale del Filadelfia - la struttura che andrà ad ospitare il Museo del Grande Torino, ora a Villa Claretta a Grugliasco. Parola d'ordine: "Facciamo il museo!" Tanti hanno raccolto l’invito: Claudio Sala, Enrico Annoni, Ezio Rossi, Marco Ferrante, Antonino Asta, Moreno Longo, Diego Fuser, Dino Baggio, Luca Fusi, Enrico Fantini, Natalino Fossati, Pasquale Bruno, Angelo Cereser, Renato Zaccarelli, Luciano Castellini, Franco Semioli e Luca Mezzano. In giallonero, i tifosi vip e artisti con Marco Ligabue, Marco Berry, Willy il Peyote, Oskar degli Statuto e i Senso d’Oppio, Gino Latino e tanti altri.

LE PAROLE DI PASQUALE BRUNO
Tra i più applauditi e osannati Pasquale Bruno: «È emozionante, anche se è totalmente diverso - ha detto l’ex difensore centrale -. Ai miei tempi era ancora il Filadelfia vero… però bella la casa del Toro. La gente è contenta. Quindi vibrazioni positive». Bruno ha avuto modo anche di dire la sua sul ciclo appena concluso di Ivan Juric: «Soliti anni. Anni apatici, senza sussulti, tranne qualche partita. Come sempre bisogna sperare nel risultato di altre squadre - ha aggiunto -. Sì seguo il Torino, anche se è sempre una sofferenza. Come nei derby, anche se qualcuno è contento di aver pareggiato contro la peggior Juve degli ultimi vent’anni… Però ricordiamoci che il Toro resterà per tutta la vita. I calciatori passano, le società passano, però il Toro resta». «I tifosi del Toro - ha concluso l’ex centrale - vogliono gente di carattere, che si attacca alla maglia. Se poi vediamo i giocatori del Toro che fanno quei commenti…».

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