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Spazio Musa

Vittorio Sgarbi: «Sergio Perrero? Uno originale e individualista»

Il sottosegretario alla Cultura domenica visiterà la mostra dell'eclettico artista torinese

Pitture, oggetti, sculture, tele, abbigliamento. E’ un’arte senza limiti né freni quella di Sergio Perrero, torinese classe 1950 scomparso nel 2020, cui Spazio Musa dedica un’ampia personale, che si concluderà il 25 giugno, dal titolo “Sergio Perrero - Elogio dell’imperfezione”. Curata da Afrodite Oikonomidou si tratta di un doveroso omaggio a una delle menti più creative e originali della storia artistica contemporanea della nostra città, uno che non si è lasciato imbrigliare dai luoghi comuni, catalogare in strane correnti dai blasonati aggettivi.

E anche il sottosegretario alla Cultura nonché critico d’arte, Vittorio Sgarbi, che domenica visiterà la mostra in occasione delle sua ospitata al Salone del Libro, spiega che si tratta «di un artista dalla ricerca originale, una personalità un po’ anomala, fuori dal mercato, un po’ eccentrica. Sergio Perrero era un individualista solitario, attento alle avanguardie, senza esserne mai subordinatoC. Tutta da scoprire, allora, questa esposizione allestita in una location d’eccezione che sembra quasi site specific, in cui si susseguono 80 fra quadri, oggetti di design e arredamento, capi di abbigliamento e, soprattutto, “Tele”.


«In un dinamico rapporto tra pittura e stampa, le “Tele” di Perrero sono tracce visibili di un dialogo tra astrazione e fisicità - spiega la curatrice -. Narrazioni di mondi incantati con i quali l’autore interpreta esperienze, passioni, dubbi, convinzioni. Metafore di una vita, personali tavole proiettive per le quali non ci vuole nessuna chiave di lettura, tranne quella della sensibilità alla bellezza». La ricerca sui materiali applicata a fibre naturali e preziose, l’utilizzo della tintura e della tecnica serigrafica per ottenere stampe assolutamente originali, il riuso creativo dei più disparati oggetti gli ha consentito di ottenere non solo opere, ma oggetti funzionali da poter inserire in contesti d’uso ibridi. Le opere presentate nella mostra Sergio Perrero - Elogio dell’imperfezione provengono da una azione di conservazione e valorizzazione dei manufatti realizzati con diverse tecniche che ha la finalità di rendere visibili creazioni mai presentate al pubblico.


Tra gli appuntamenti da non perdere, infine, l’asta benefica a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro che comprenderà cinque opere di Perrero. La mostra evento sarà arricchita da conferenze sul tema del design, presentazioni di libri, incontri con personaggi del mondo della cultura e/o dell’industria che hanno conosciuto Sergio Perrero e hanno collaborato con lui, programmi educativi rivolti agli Istituti d’arte e di design.

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