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Dopo Contemporary

L'insegna di Mc Donald's con De Chirico? E' la Time Square di Torino

La nuova mostra di Flashback si aprirà il 1° dicembre in corso Giovanni Lanza

Bella, strana e, aggiunge Ginevra Pucci di Flashback a proposito della mostra “Time Square”, «forse anche criticabile». Che c’azzecca, infatti, potrebbe chiedersi qualcuno, l’insegna della Shell con la statua in legno di San Rocco di fine ‘400? O l’insegna di Mc Donald’s con la piazza metafisica di Giorgio de Chirico? O ancora la croce verde che contraddistingue le farmacie con la vernice rossa di un’opera di Hermann Nitsch? Sì, perché la rassegna “Time Square. L’arte in piazza trascende il tempo”, ideata da Alessandro Bulgini e da oggi aperta negli spazi di Flashback Habitat in corso Giovanni Lanza 75 (visitabile fino al 31 marzo 2024), si compone di insegne pubblicitarie e di opere d’arte. «Proprio come accade nelle piazze contemporanee- sottolinea Bulgini -. Piazze intese in senso simbolico come rappresentazione del mondo, e in queste piazze ciascuno potrà trovare le connessioni tra le pubblicità e le opere d’arte».

Sono 16 le piazze, tante quante sono le stanze che le ospitano, con 16 insegne e 16 opere d’arte, il tutto riunito sotto il titolo, “Time Square”, che prende spunto dalla piazza contemporanea per eccellenza, quella di New York, Times Square, dove la “s” di Times è stata sacrificata all’idea del tempo. E davvero strana, o perlomeno originale, è la mostra “La piazza del tempo”. A partire dalla sua genesi.

«È stata un’intervista a Andy Warhol a farmi venire l’idea della rassegna - è ancora Bulgini -. Gli avevano chiesto che cosa gli fosse piaciuto di Firenze e lui rispose: il McDonald’s. Quando ancora lì il McDonald’s non c’era, ma la sua era stata la risposta di un visionario». Di lì Bulgini è partito per dare corpo all’idea. Parlando con amici, con Roberto Spiccia, in particolare, specializzato nella costruzione e montaggio di alcune Luci d’Artista e di insegne pubblicitarie, ha recuperato 16 insegne, ne ha messa una in ogni stanza, che l’amico Paolo Genta, architetto di interni e paesaggista, ha caratterizzato con un colore particolare, e l’ha messa in dialogo con un’opera d’arte, seguendo, per quanto riguarda le connessioni, un suo filo logico.

Ad esempio, l’insegna della Shell, a forma di conchiglia, richiama il simbolo della conchiglia quale rappresentazione del viaggio dei viandanti, e San Rocco era appunto un viandante. La croce verde usata per le farmacie evoca il rosso del sangue, come il sangue degli animali con cui Nitsch inizialmente dipingeva le sue tele - poi, dopo essere arrestato tre volte, lo sostituì con la vernice -. L’insegna McDonald’s ben si sposa con la “Piazza d’Italia - Malinconia” di De Chirico e ancora il rarissimo capolavoro tipografico “Theatrum Sabaudiae” del 1697 è messo in dialogo con il simbolo della Lancia, uno scudo blu con lancia dal sapore araldico.

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