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Flashback

Torino come Parigi: il bacio sul ponte diventa una cartolina

Fino al 10 maggio in corso Lanza la mostra con le fotografie di Piero Ottaviano

Come nel famoso Bacio di Robert Doisneau anche il bacio di due ragazzi sul ponte di corso Vittorio Emanuele nella foto di Piero Ottaviano è costruito ad arte, con la posizione dei soggetti e l’inquadratura predisposte appositamente per lo scatto. L’immagine fa parte della serie il “Bacio a Torino” baci di coppie che l’artista ha immortalato, tra il 2013 e il 2015, sullo sfondo di architetture torinesi.

Undici di queste foto sono esposte, insieme con altre appartenenti ad altre serie, nella mostra, ad ingresso libero, “Cartoline da Torino: il racconto per immagini della Torino di Piero Ottaviano dagli anni ‘90” che si inaugura oggi a Phos - Centro Fotografia Torino/Flashback Habitat. Fino al 10 maggio prossimo la nostra città si mostra al pubblico di corso Giovanni Lanza 75 attraverso 48 scatti in bianco e nero in formato 12x17, il formato della cartolina.

Per raccontare gli ultimi 30 anni di vita urbana, infatti, Ottaviano ha scelto di servirsi delle cartoline. Cartoline che da oggi saranno acquistabili anche all’interno dei bookshop dei principali musei della città e in diverse librerie torinesi. «Affascinato dal potere comunicativo della cartolina che vive di vita propria e guidato dall’amore per la mia città, ho scelto la cartolina come mezzo nobile per trasmettere ed imprimere nel pubblico un’immagine - spiega il fotografo - . Prediligo il formato panoramico, guidato dal principio secondo cui il soggetto viene percepito in funzione di un determinato contesto. È, infatti, nella fusione tra immagine e scrittura che la cartolina rimanda implicitamente alla relazione tra due persone, ma anche al suo significato legato ad uno spazio».

Ma la Torino di Ottaviano non si racconta solo attraverso i baci. Ci sono le immagini tratte dalla serie “Visioni Rivelate”, panoramiche a 360° realizzate con una camera rotante con ottica grandangolare decentrabile; le fotografie panoramiche di “Bellezze invisibili”, quelle di “Immagina Torino” del 1996, dove il fotografo ritrae il centro storico della città. All’interno di questa serie anche due scatti del progetto “Torino che ci aspetta”, relativi al periodo della pandemia. Appartengono, invece, al suo lavoro più recente, “Fisheye Mood”, le architetture di alcuni interni come la scala della Mole Antonelliana, nel tratto che conduce alla stella, lo scalone guariniano di Palazzo Carignano e l’Aula del Parlamento Subalpino del Museo del Risorgimento. La mostra nello spazio Phos è parte del progetto diffuso From/To #dodiciperdiciasette che verrà illustrato da Ottaviano oggi durante il vernissage. Nell’occasione sarà possibile scegliere una cartolina già affrancata per spedirla, scrivendo una dedica e dando così vita al concept del progetto, che consiste innanzitutto nello scambio.

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