Cerca

L'incendio

Abusivi danno fuoco alla casa popolare prima dello sgombero: «Li denunciavamo da un anno»

Il retroscena del rogo di ieri in centro a Torino. Il presidente dell'Atc: «Avevamo chiesto più volte un intervento»

«Denunciavamo quegli abusivi da quasi un anno» si sfoga Zaid. Che ora è rimasto senza casa proprio per colpa di quegli abusivi, che ieri mattina avrebbero dato fuoco all’appartamento popolare che avevano occupato in via Bellezia 19: «Ho sentito due esplosioni, mi sono affacciato e ho visto le fiamme che arrivavano da sopra».

Erano passate da poco le 11 di ieri mattina quando l’incendio è divampato al secondo piano del palazzo Atc che si affaccia anche su via San Domenico e piazzale Jan Palach, nel pieno centro di Torino. Le prime scintille sono partite proprio dall’alloggio occupato: «E’ quasi un anno che facciamo segnalazioni per quello che combinavano queste persone - prosegue Zaid - Avevano preso possesso di quella casa e ogni giorno vedevamo entrarci una faccia nuova: saranno stati in dieci, che facevano rumore a tutte le ore». Insiste Giuseppe, che abita al quarto piano: «Si erano allacciati abusivamente alla corrente elettrica e avevano sfondato tutte le cantine. Eppure nessuno ha fatto nulla».

Emilio Bolla, presidente dell’Atc, conferma la difficoltà a risolvere il problema provocato dagli abusivi di via Bellezia: «Abbiamo chiesto più volte alle autorità competenti lo sgombero dell'appartamento, in modo che potesse essere assegnato a coloro che ne hanno legittimamente titolo».
Le indagini sull’origine del rogo sono ancora in corso ma i vigili del fuoco propendono per l’ipotesi dolosa: sembra che gli abusivi avessero fatto un buco nel tavolo della cucina e avessero “installato” un fornelletto da campeggio a gas. Le fiamme potrebbero essere partite da lì e non è escluso che gli occupanti lo abbiano fatto apposta prima dello sgombero che li avrebbe costretti a restituire l’appartamento ad Atc.
Di certo l’incendio ha fatto scappare sia loro che gli altri residenti, corsi in strada mentre arrivavano vigili del fuoco, polizia, polizia municipale e ambulanza della Croce verde di Villastellone. Per fortuna nessuno è rimasto ferito o intossicato ma i pompieri e il Comune hanno decretato l’inagibilità del primo piano, del secondo e di parte del terzo: gli abitanti interessati hanno potuto soltanto recuperare i loro effetti personali, poi sono stati ospitati in alloggi d’emergenza messi a disposizione da Atc (in attesa dei lavori di ripristino sulla struttura, di proprietà della Città di Torino ma gestito dall’Agenzia). Nessuna traccia degli abusivi, che ora non potranno più rientrare: Atc ha subito fatto installare una nuova porta blindata e, al termine della ristrutturazione, riconsegnerà l’appartamento alla Città di Torino e e lo renderà disponibile per nuove assegnazioni.

Bolla conclude con quello che sembra un appello a evitare altri casi simili: «Il rispetto della legalità è condizione essenziale non solo per garantire equità e giustizia nella gestione trasparente del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, ma anche per evitare situazioni di degrado che possono generare rischi per l’incolumità dei cittadini».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.