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L'incendio
06 Settembre 2023 - 07:20
«Denunciavamo quegli abusivi da quasi un anno» si sfoga Zaid. Che ora è rimasto senza casa proprio per colpa di quegli abusivi, che ieri mattina avrebbero dato fuoco all’appartamento popolare che avevano occupato in via Bellezia 19: «Ho sentito due esplosioni, mi sono affacciato e ho visto le fiamme che arrivavano da sopra».
Erano passate da poco le 11 di ieri mattina quando l’incendio è divampato al secondo piano del palazzo Atc che si affaccia anche su via San Domenico e piazzale Jan Palach, nel pieno centro di Torino. Le prime scintille sono partite proprio dall’alloggio occupato: «E’ quasi un anno che facciamo segnalazioni per quello che combinavano queste persone - prosegue Zaid - Avevano preso possesso di quella casa e ogni giorno vedevamo entrarci una faccia nuova: saranno stati in dieci, che facevano rumore a tutte le ore». Insiste Giuseppe, che abita al quarto piano: «Si erano allacciati abusivamente alla corrente elettrica e avevano sfondato tutte le cantine. Eppure nessuno ha fatto nulla».
Emilio Bolla, presidente dell’Atc, conferma la difficoltà a risolvere il problema provocato dagli abusivi di via Bellezia: «Abbiamo chiesto più volte alle autorità competenti lo sgombero dell'appartamento, in modo che potesse essere assegnato a coloro che ne hanno legittimamente titolo».
Le indagini sull’origine del rogo sono ancora in corso ma i vigili del fuoco propendono per l’ipotesi dolosa: sembra che gli abusivi avessero fatto un buco nel tavolo della cucina e avessero “installato” un fornelletto da campeggio a gas. Le fiamme potrebbero essere partite da lì e non è escluso che gli occupanti lo abbiano fatto apposta prima dello sgombero che li avrebbe costretti a restituire l’appartamento ad Atc.
Di certo l’incendio ha fatto scappare sia loro che gli altri residenti, corsi in strada mentre arrivavano vigili del fuoco, polizia, polizia municipale e ambulanza della Croce verde di Villastellone. Per fortuna nessuno è rimasto ferito o intossicato ma i pompieri e il Comune hanno decretato l’inagibilità del primo piano, del secondo e di parte del terzo: gli abitanti interessati hanno potuto soltanto recuperare i loro effetti personali, poi sono stati ospitati in alloggi d’emergenza messi a disposizione da Atc (in attesa dei lavori di ripristino sulla struttura, di proprietà della Città di Torino ma gestito dall’Agenzia). Nessuna traccia degli abusivi, che ora non potranno più rientrare: Atc ha subito fatto installare una nuova porta blindata e, al termine della ristrutturazione, riconsegnerà l’appartamento alla Città di Torino e e lo renderà disponibile per nuove assegnazioni.
Bolla conclude con quello che sembra un appello a evitare altri casi simili: «Il rispetto della legalità è condizione essenziale non solo per garantire equità e giustizia nella gestione trasparente del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, ma anche per evitare situazioni di degrado che possono generare rischi per l’incolumità dei cittadini».
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