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La proposta

Da Mazinga fino a Capitan America: «Rilanciamo il museo del fantastico»

Nel progetto alcune installazioni troveranno casa nel cortile del Mufant: «Sfruttiamone le potenzialità»

Da Mazinga alla saga di Guerre Stellari, dai robot ai supereroi della Marvel. Chi ama la fantascienza, il fantasy ma anche il gotico (e in generale il mondo dei fumetti) non può ignorare l’esistenza, a Torino, di un museo che racchiude tutto il meglio del Fantastico (ed è tra i più importanti d’Europa su questo tema). Si chiama Mufant e si trova in piazza Riccardo Valla 5, in Borgo Vittoria. Unico neo? Forse non è abbastanza conosciuto. Ed è un peccato, soprattutto per gli amanti del genere.

I visitatori

Una media di 1000/1100 visitatori al mese, per lo più famiglie con ragazzi e pubblico settoriale. Oltre ai curiosi e ai turisti. All’esterno trovano casa alcune installazioni in ferro sul tema del fantastico, ma la proposta è di metterne altre di sette o otto metri. Un’idea per promuovere il museo e farlo conoscere ai turisti e per richiamare la città. Nei locali che un tempo ospitavano una scuola, mille metri quadri interni con 400 esterni, viene proposta una collezione permanente e due aree di mostre temporanee che cambiano ogni quattro mesi circa e che ci riportano alla nostra giovinezza. Un salto indietro nel tempo per sviluppare la fantasia.

Gundam

Ora, per esempio, c’è Gundam tecnologie ed evoluzione di un’icona giapponese. Ma bisogna fare di più, così la pensano i coordinatori Cuzzilla, Borelli e Francavilla. «Si è portato a conoscenza dei cittadini un museo importante che si sviluppa all’interno dei locali della Circoscrizione 5, con grande potenzialità per il territorio - commenta il vicepresidente, Antonio Cuzzilla -. Un grazie particolare ai fondatori Davide Monopoli e Silvia Casolari che con grande passione hanno creato il primo museo del fantastico e della fantascienza d’Italia e il secondo d’Europa».

Un presidio per la 5

Un presidio socio culturale importante, ma occorre trovare collaborazioni per far (ri)prendere vita a questo spazio. In modo da condividere progetti e fantasie. «Dobbiamo cogliere questa straordinaria opportunità cercando con attori, quali Gtt e Comune, di ampliare la comunicazione, utilizzando le paline delle fermate e trasformando lo stesso capolinea Scialoja della linea 53, in capolinea Mufant».

Il Museo del fantastico e della fantascienza «rappresenta una realtà museale di alto livello per la città. In qualità di coordinatore alla Cultura - aggiunge Luigi Borelli -, mi sono impegnato a promuovere il Mufant attraverso attività progettuali che coinvolgeranno le scuole del territorio». L’auspicio è che anche il Comune di Torino si adoperi maggiormente per valorizzare e per far conoscere un museo che è fantastico di nome e di fatto.

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