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Torino blindata per gli anarchici: oggi il corteo nel centro città

Anarchici Cospito
La città si prepara a quella che viene considerata la manifestazione più ad alto rischio degli ultimi anni. Tutti i gruppi anarchici si sono dati appuntamento oggi alle 16,30 in piazza Solferino e daranno vita a un corteo che, verosimilmente, paralizzerà Torino. È stata annunciata anche la presenza di militanti collegati tra loro attraverso una rete internazionale anarchica. Ci saranno francesi, spagnoli, greci e svizzeri. Con loro anche esponenti dell’insurrezionalismo di altre città: Milano, Bologna, Genova, Firenze e Roma. La manifestazione è stata indetta per chiedere l’abolizione del carcere duro (il 41 bis) inflitto all’anarchico torinese Alfredo Cospito, attualmente ancora in sciopero della fame nell’infermeria del carcere di Opera. Il presidio prima e il corteo dopo, saranno seguiti da un contingente significativo di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza. L’obiettivo è quello di impedire che il centro città possa essere messo a “ferro e fuoco” dai manifestanti, ma non si vuole neppure che la periferia di Torino si trasformi in un campo di battaglia, per cui prefettura e questura hanno predisposto un piano di sicurezza e ordine pubblico che «consenta di manifestare liberamente e pacificamente il dissenso, ma che non pregiudichi la libertà e la mobilità dei cittadini». Intanto, l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani ha chiesto all’Italia di assicurare il rispetto in carcere della dignità e dell’umanità di Alfredo Cospito. Tale richiesta è arrivata mercoledì scorso ed è stata notificata alla rappresentanza del governo italiano a Ginevra e al difensore dell’anarchico, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, che il 25 febbraio, subito dopo il rigetto del ricorso per Cospito in Cassazione, aveva inoltrato una comunicazione individuale alla Commissione Diritti Umani denunciando le condizioni di detenzione del proprio assistito. Un replica che richiama genericamente al rispetto dei principi internazionali sulla pena. «In attesa della decisione sul merito presentata per Alfredo Cospito - si legge in un comunicato - il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha deciso di applicare una misura provvisoria che consiste nel richiedere all’Italia di assicurare il rispetto degli standard internazionali e degli articoli 7 (divieto di tortura) e 10 (umanità di trattamento e rispetto della dignità umana) del Patto internazionale sui diritti civili e politici in relazione alle condizioni detentive di Alfredo Cospito». Alle richieste dell’Onu, il ministero della Giustizia risponderà in tempi brevi.
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