Overdose

Prima il Covid, adesso la guerra in Ucraina, domani sicuramente una spaventosa crisi energetica ed economica che peseranno come sempre sulle spalle dei più deboli… Epidemie, terremoti, alluvioni, incendi, guerre e miseria, tutta roba sempre successa. La differenza oggi la fanno i mass media e la comunicazione globale che ce li mostrano in tempo reale. Il nostro serbatoio emotivo è troppo piccolo, è sempre in riserva, e finisce che ti abitui, che non hai più energie per condividere. Tutto ci casca addosso contemporaneamente da tutto il mondo in ogni minimo dettaglio, anzi no, non tutto, perché tutto non ci sta, le giornate restano di 24 ore e le ore di 60 minuti. Un Tg non può parlarti in mezz’ora di politica, di morti sul lavoro, del Covid, della guerra Ucraina, della persecuzione degli Uiguri in Cina, della guerra nello Yemen e delle inondazioni monsoniche in Bangladesh. Ma quello che ti rovescia addosso basta e avanza, finisci per torcere il collo in cerca di aria fresca, per non soffocare nella nube negativa che ti avvolge. Guardi fuori dalla finestra, vedi uccelli, gemme, sole e cielo azzurro, senti il cuculo e ti rallegri che la primavera è tornata, che almeno lei non ha rimandato il suo appuntamento, che tutto fila come deve… E invece no, anche lì ti frantumano i cabbasisi con il clima impazzito, le polveri sottili, la siccità, i raccolti minacciati… basta! Fateci respirare! Fateci raccogliere una violetta spuntata in anticipo in un angolino assolato della collina, lasciateci i pensieri belli, non ci sporcate anche i sogni! Promettiamo la giusta dose quotidiana di spavento e indignazione, ma ho detto giusta. Non un’overdose. Mettiamoci d’accordo.

collino@cronacaqui.it