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L'addio

I funerali di Rudy Ruzza degli Statuto si terranno sabato 15 aprile

Lo storico bassista era stato trovato morto il 30 marzo scorso

Rudy Ruzza

Il bassista indimenticabile degli Statuto

La band degli Statuto ha annunciato la data del funerale del caro Rudy Ruzza, lo storico bassista, 61 anni, trovato morto nel suo appartamento la mattina del 30 marzo scorso. La data fissata è sabato 15 aprile alle 11,15 presso il cimitero di via Bertani 80. Verrà allestita la camera ardente già dal mattino. Il feretro partirà dall’obitorio verso le 11.

Rudy era stato colpito da un tumore ma, dopo la chemioterapia, le cose sembrava andassero meglio, hanno spiegato i compagni della band. Con lui se ne va un pezzo di cuore degli Statuto e certamente questo triste fatto condizionerà il suo futuro. Quasi quarant’anni insieme non sono pochi. Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social, specie da parte dei “fratelli granata”, che si susseguono dal giorno della morte.

Rudy è colui che insieme a Oscar, Giovanni, Gigi, Enrico, Marco, Tiziano ha fatto parte del gruppo Mod più famoso d’Italia fin quasi dall’inizio. Fondata nel 1989, infatti, sostituì Ezio Bosso nel 1989. Primi in assoluto in Italia a suonare ska e con testi in italiano, gli Statuto pubblicano il primo album nel 1988 per la Toast rec. dal titolo “Vacanze” e nel 1990 il mini-lp “Senza di lei”, sempre per la Toast rec., dove come ospite suona l’Hammond il celebre James Taylor. Nel 1991, gli Statuto approdano alla major Emi che pubblica il singolo "Qui non c'è il mare", e nel 1992 raggiungono il massimo della popolarità nazionale grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "Abbiamo vinto il Festival di Sanremo", che si piazza in finale nella manifestazione canora e raggiunge immediatamente la hit-parade dei singoli dove rimane per ben due mesi.

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