Cerca

Il caso

Petizione dei residenti di San Salvario: «Ora rivedete il progetto dell'ex scalo Vallino»

I firmatari chiedono a NovaCoop di ripensare la trasformazione che cambierà volto all'ex scalo ferroviario di via Nizza

Il progetto che trasformerà l’area dell’ex scalo Vallino di via Nizza 40 va ripensato. È quello che chiedono i residenti di San Salvario con una petizione che ha raccolto 533 firme, presentata questa mattina durante il diritto di tribuna. 

Il piano di recupero dell’ex scalo ferroviario delimitato dal sovrapasso di corso Sommelier, da via Nizza, via Argentero e dalle sedi ferroviarie ancora attive ospiterà un centro di ricerca per le biotecnologie molecolari, edifici residenziali, una residenza per studenti, una galleria commerciale e 500 posti auto. Il tutto su una superfice complessiva di 32 mila metri quadrati.

Il palazzo che ospita il centro di biotecnologie occupa già 20 mila metri quadrati di spazio. Un paradosso possibile perché «l’edificio non cuba essendo di servizio pubblico», ha spiegato la consigliera della Circoscrizione 8 Raffaella Pasquali.

Un progetto che «poteva essere più attuale», ha commentato la firmataria Francesca D’Onofrio durante. Manchevole di compensazioni ambientali, il piano di riqualificazione dell’area oggi di proprietà di NovaCoop prevede di ridurre le isole di calore solo del 10% con una piantumazione di 140 esemplari tra alberi e arbusti.

Si riserva così «meno di un decimo del piano al verde», ha fatto notare il primo firmatario Carlo Buffa. A preoccupare anche i risvolti che una galleria commerciale può avere sul commercio di vicinato, l’inquinamento acustico, che aumenterà del 10%, e il maggiore via vai di vetture, bici e monopattini in un’area già molto trafficata.

«Avere un supermercato ed una galleria commerciale - ha evidenziato D’Onofrio -, provocherà inevitabilmente un traffico maggiore e ingestibile».

I cittadini davanti all'ex scalo Vallino durante lo svolgimento del diritto di tribuna

Le richieste dei cittadini

Cittadini che sono ben consapevoli dei pochi margini di manovra per modificare il progetto, ma «chiediamo di ripensare l’altezza degli edifici su corso Sommelier e di prevedere parcheggi interrati e non sopra la galleria», dove si potrebbe ricavare del verde. Per adesso, l’unica compensazione ambientale è prevista su piazza Nizza «ma non basta».

Intanto, domani NovaCoop presenterà il progetto in conferenza stampa dove per d’Onofrio si «ribalteranno sicuramente le nostre rimostranze».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.