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L'ANALISI

La pioggia ha scacciato la siccità, ma sprechiamo 9 litri d'acqua su 10

Migliora anche la qualità dell’aria. Cirio: «Più che raddoppiati gli investimenti contro l'inquinamento»

I temporali hanno scacciato la siccità, ma sprechiamo 9 litri d'acqua su 10

La pioggia di queste settimane ha fatto rientrare quasi del tutto l’allarme siccità che per mesi ha preoccupato gli agricoltori e non solo. Ma il problema dello spreco dell’acqua, soprattutto in questo periodo, si fa sentire. Anche perché i sistemi per raccoglierla sono inadeguati.

«Tra gennaio e aprile eravamo a -50% di acqua, a maggio il deficit si è ridotto a -7% grazie all'aumento medio di precipitazioni del 90% che non si registrava dal 1991» ha spiegato il presidente ieri il governatore del Piemonte Alberto Cirio, al quarantesimo piano del grattacielo della Regione, per fare il punto sullo stato dell’ambiente di quest’anno. Durante l’incontro Cirio ha ricordato il problema dello spreco: «L’89% dell’acqua piovana non viene trattenuta e finisce in mare». A tal proposito è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati: «Nei prossimi 30 anni si prevede la diminuzione dal 5 al 10% della portata dei fiumi alpini, per questo motivo dobbiamo ridurre la dispersione dell’acqua irrigua e potabile, e insieme realizzare nuovi invasi».

A migliorare, oltre al clima, è anche la qualità dell’aria che respiriamo. Nei primi 5 mesi del 2023 è infatti diminuita la concentrazione degli ossidi di azoto rispetto allo stesso periodo del 2022» ha spiegato il direttore dell’Arpa Piemonte, Secondo Barbero. «Questo è stato possibile grazie all’ingente somma di denaro stanziato dalla Regione, che adesso è stata più che raddoppiata - ha sottolineato il presidente Cirio -, i fondi Fesr, per la programmazione 2014-22, erano di circa 181 milioni di euro, la nostra programmazione 2023-27 ne prevede 475 non solo per efficienza energetica ma più in generale per la transizione ecologica a favore di enti pubblici e aziende, per contribuire a ridurre le emissioni climalteranti e inquinanti. Anche la programmazione 14-22 Psr (fondi per l'agricoltura) ha stanziato delle risorse su mitigazione degli effetti dell’agricoltura su qualità dell’aria aveva 64,3 milioni di euro, mentre quella 2023-27 ne ha allocato 73,2, di cui 27 per misure dirette per il miglioramento della qualità dell’aria, più 46,2 milioni per misure che contrastano il cambiamento climatico e lo stoccaggio del carbonio». In totale «la Regione - ha spiegato Cirio - lavora su 470 milioni di fondi complessivi previsti su diverse tipologie di bandi provenienti da diverse fonti finanziarie per il miglioramento della qualità dell’aria tra misure dirette, sui trasporti, efficientemente energetico, green community e idrogeno».

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