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ECCO TUTTI I RINCARI
05 Luglio 2023 - 10:59
Tanto agognata vacanza, quanto mi costi. Gli aumenti inflattivi si sono ripercossi violentemente sui costi dell’estate e ora i i torinesi che vogliono concedersi un periodo di meritato riposo dovranno spendere quasi il doppio dell’anno scorso. Le vacanze estive infatti costeranno per i piemontesi il 43% in più, secondo il calcolo fatto da Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale dell’Unione nazionale consumatori (Unc).
Voli aerei: +100%, noleggi: +30%
«Lievitano in misura decisa rispetto al 2022 soprattutto le tariffe legate alla fruizione dei mezzi di spostamento per chi parte, per chi giunge in regione e per chi si sposta sul territorio», dice il legale torinese, che spiega: «Se da un lato, per chi viaggia in aereo, i prezzi dei biglietti di base rimangono accessibili, vero è altrettanto che i costi dei supplementi e dei servizi accessori agli stessi legati sono in forte incremento: il costo subisce in media, rincari che possono superare anche il 100% del valore del singolo titolo di viaggio nudo e crudo». L’aumento dei prezzi dei biglietti aerei è sotto la lente di ingrandimento del Ministero. Con voli per destinazioni europee che sfiorano i 700 euro per Rodi e Tenerife. Quasi 1.000 euro per Sharm el Sheikh, 1.700 euro per Zanzibar come segnalava qualche giorno fa un’indagine di Assoutenti. E così il garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ieri ha convocato i rappresentanti delle principali compagnie aeree che effettuano voli nelle tratte nazionali interessate dai maggiori rincari. Sul versante dei noleggi, «lievitano di oltre il 30% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno - prosegue Patrizia Polliotto - i canoni di autovetture e city car, con le compagnie di noleggio pronte a trarre il massimo profitto dalle richieste di mobilità a breve termine, penalizzando di fatto la clientela annuale».
Pacchetti vacanze: +30%, hotel: +50%, lidi: +25% ma non in Liguria
Gli aumenti hanno fatto lievitare anche i costi dei pacchetti vacanze: «Il rincaro è di un buon 30%» spiega Marco Naso, vicepresidente dell’associazione di agenti di viaggio Adiva Piemonte. Del resto anche il prezzo degli hotel è schizzato alle stelle. Secondo lo studio di Codacons in testa alla classifica del caro-alberghi si piazza Firenze, dove i listini di hotel, b&b, e strutture ricettive in genere salgono del +53% rispetto allo scorso anno. Sempre Codacons segnala un innalzamento dei prezzi di lettini e ombrelloni dal 10 al 25% in tutta Italia. «Ma qui in Liguria - spiega Domenico Lisi, del bagno Lido di Alassio - abbiamo mantenuto gli stessi prezzi dell’anno scorso e lo stesso distanziamento del Covid». Per 4 persone, con cabina privata, ci vogliono dai 40 ai 65 euro a seconda della fila. In Versiglia si arriva addirittura a 120 euro al giorno.
Gelati e bibite: +22%
Secondo l’analisi di Codacons si spende oltre il 6% in più rispetto all’anno scorso anche nei bar e nei ristoranti, con aperitivi alcolici al +10%. Una cena di pesce a casa fino al +15,6%. Stesso discorso per i beni alimentari: i gelati rincarano addirittura del 21,8%, la birra del +13,9%, le bibite gassate del 20,7%, i succhi di frutta del 16,7%. Non si salva dai rincari nemmeno l’insalata al + 10,9%, e se si aggiungono i pomodori la spesa aumenta addirittura del 18,2%.
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