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ALLARME INSICUREZZA STRADALE

La malasosta invade le ciclabili: «Ostaggio di auto e cantieri»

La denuncia arriva anche dal Fiab-BikePride Torino: «Servono controlli»

La malasosta invade le ciclabili: «Ostaggio di auto e cantieri»

La rete ciclabile di Torino si è estesa in tutta la città ma in centro è decisamente rimasta al palo. Nel vero senso della parola. Le corsie dedicate alle due ruote sono in alcuni tratti inutilizzabili a casa delle impalcature dei cantieri e delle auto parcheggiate in malasosta. Per renderci conto della situazione ci siamo fatti un tour in bicicletta in centro e in Crocetta. La seconda parte della corsia ciclabile di via Principe Amedeo, dopo piazza Carlina, è interrotta da un cantiere di ristrutturazione ed è diventata un vero e proprio parcheggio. «Siamo costretti a viaggiare in mezzo alla strada a causa dei cantieri e delle auto in malasosta, così rischiamo di venire investiti» sottolineano alcuni ciclisti di passaggio. La ciclabile nel senso opposto di via Cavour presenta gli stessi identici problemi. Auto in malasosta spuntano anche sulla ciclabile di corso Matteotti. Mentre quella lungo corso Moncalieri, tra la Gran Madre e corso Vittorio, è piena di avvallamenti a causa delle radici affioranti degli alberi. In corso Cairoli infine manca la segnaletica orizzontale e verticale.
I problemi riguardano anche la Crocetta, con le piste di corso Stati Uniti, via Sacchi e Largo Vittorio Emanuele II invase dalla malasosta e i ciclisti costretti a dover fare gli slalom tra le auto.



A sollevare il tema è anche il Fiab Torino Bike Pride che si rivolge direttamente al Comune: «Auspico che l’assessora Pentenero e il comandante dei vigili possano provvedere con i necessari  controlli» dichiara Elisa Gallo del Fiab Torino BikePride. «La malasosta - aggiunge - è un grave problema delle strade della nostra città, frutto del tentativo di usare l’auto anche là dove non ci sarebbe spazio preposto per usarla. Senza contare che l’auto in malasosta occulta la vista di strisce pedonali, incroci, attraversamenti ciclabili».

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