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LO SCIOPERO

«Lavoriamo 15 ore di fila senza tutele». La protesta in Prefettura dei lavoratori di Mondo Convenienza

All'incontro in piazza Castello ha partecipato anche la sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra

«Lavoriamo 15 ore di fila senza tutele». La protesta in Prefettura dei lavoratori di Mondo Convenienza

La protesta dei lavoratori di Mondo Convenienza di Settimo Torinese è arrivata fino in Prefettura. Dopo lo sgombero delle forze dell’ordine degli operai in presidio davanti alla fabbrica, oggi pomeriggio mattina una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta in Prefettura. All’incontro ha partecipato anche il sindacato Sì Cobas che sostiene i lavoratori, e la sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra. «Vogliamo creare un tavolo con le istituzioni per trovare una soluzione alla nostra condizione lavorativa insostenibile» sottolineano i lavoratori in piazza Castello, che si occupano di trasporto e montaggio. «Non abbiamo il contratto nazionale di categoria della logistica ma il contratto multiservizi che ha un salario minore, usato per le cooperative di pulizie. Sempre secondo il contratto - sottolineano i lavoratori - dovremmo lavorare 40 ore a settimana ma ne lavoriamo in media 70, capita anche che dobbiamo lavorare dalle 6 del mattino fino alle 21 o addirittura fino alle 23 senza pause, senza straordinari pagati, lavorando anche il sabato che da contratto non è incluso».
E’ interminabile l’elenco delle lamentele dei lavoratori del mobilificio a cui vogliono porre rimedio. «Non ci vengono pagate tutte le trasferte - aggiungono -, ad esempio se saltiamo uno o due giorni di lavoro possono togliere parte delle trasferte, anche 400 euro in busta paga, se ne saltiamo 4 ce le tolgono tutte: fino a 800 euro. E se saltiamo l’ultimo montaggio perché tardi non viene contata l’intera giornata».
I problemi riguardano anche la sicurezza: «I carichi di lavoro sono insostenibili e pericolosi per la nostra salute, lavoriamo anche 15 ore di fila senza pause, non viene fatta manutenzione ai furgoni, spesso i freni non funzionano e spesso non superano la revisione: è più volte capitato che scoppiassero le gomme in autostrada mettendo in pericolo la nostra vita e quella degli altri. Adesso vogliamo delle risposte».

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