Cerca

PROTESTA A SAN DONATO

Tutti contro il viale: «Non si trova posto, le attività falliscono»

Le nuove piante non piacciono al quartiere. Dopo lo stop dei lavori in corso Belgio siamo andati in corso Umbria dove è in realizzazione il cantiere “gemello”

Tutti contro il viale: «Non si trova posto, le attività falliscono»

Alberi striminziti che non fanno ombra, decine di posti auto in meno, attività commerciali assediate dal cantiere e fatturati che crollano vertiginosamente. Questi sono soltanto alcuni dei disagi con cui sono costretti a convivere i residenti e i commercianti di corso Umbria in cui sono in atto i lavori di realizzazione del nuovo viale alberato che prevede la sostituzione dei vecchi aceri con i peri. Un modello che si sarebbe dovuto attuare anche in corso Belgio dove c’è però stata una sollevazione popolare che ha bloccato l’inizio del cantiere. In corso Umbria invece la mobilitazione dei cittadini non c’è stata ma serpeggia il malcontento.

«Alberi troppo piccoli»
«Gli alberi stavano bene, almeno all’apparenza, e facevano ombra, adesso dovremo aspettare degli anni per avere un po’ di refrigerio» protesta Angelo, un residente della zona. «Non capisco perché abbiano messo degli alberi così piccoli - sottolinea Sergio, titolare dell’agenzia immobiliare Sherlock Holmes -, in compenso hanno fatto i marciapiedi enormi eliminando i posti auto e non sappiamo dove parcheggiare».

«Pioggia di multe e mancano i posti auto»
Uno dei problemi più sentiti nel quartiere è infatti la mancanza di posti auto: «Per mettere gli alberi hanno eliminato tutti i parcheggi e i vigili fanno multe di continuo» si lamenta Gaspare, un residente in corso Umbria. «Io qui ci sono nato e cresciuto - aggiunge - e tutti sono scontenti di questo intervento». Come Patrizia: «Ho parcheggiato lontanissimo da casa perché non si trova più parcheggio in zona».

«Crollo del fatturato»
A protestare sono soprattutto i commercianti. «Ci hanno rovinato - sbotta Manuela, dipendente del bar Happy Days -, abbiamo perso il 70% del fatturato perché i clienti in auto non si possono più fermare». «Qui davanti c’erano 20 parcheggi e ne sono rimasti quattro, gli incassi sono meno della metà» fa presente Anna, dipendente del negozio di elettronica Cbc. La pensa allo stesso modo Angelo, dipendente dell’ufficio postale, e Luca Mariano, titolare di un negozio di intimo nello slargo: «Ho mandato una lettera al Comune perché, a causa di una voragine provocata dagli operai, i clienti non potevano entrare in negozio. Abbiamo un grande problema di carico e scarico della merce». Vicino alla sua attività c’è anche un chiosco che è stato completamente circondato dalle grate del cantiere: «E’ impossibile lavorare» si lamenta il titolare.

«Lavori lumaca»
Altro tema è la lentezza dei lavori: «Hanno iniziato il cantiere pochi mesi fa ma ci sono pochi operai al lavoro. Di questo passo chissà quando finiranno. Facciamo in tempo a fallire tutti» protestano i commercianti, che indicano le tante serrande abbassate.

Ma c’è chi è favorevole
Dove il cantiere è a buon punto, con aiuole verdi, piste ciclabili e marciapiedi ultimati, l’atmosfera è più rilassata e c’è anche chi la prende con filosofia, come Andrea Corio, titolare del bar Gli Scalini: «Anche se hanno tolto tanti posti auto e non c’è più la sosta di passaggio, a livello visivo il corso è cambiato in meglio ed è un bene per pedoni e ciclisti».



Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.