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il caso

«Meloni vaff...», leader dei Placebo indagato per vilipendio

A Stupinigi durante il Sonic Park il cantante del gruppo inglese ha offeso la premier

Brian Molko ha insultato Giorgia Meloni a Stupinigi

Brian Molko ha insultato Giorgia Meloni a Stupinigi

«In Italia, Giorgia Meloni è un... pezzo di m..., fascista e razzista, vaff...». Una frase con offese annesse pronunciata sul palco di Stupinigi che ha scatenato le polemiche, e che adesso rischia di costare cara a Brian Molko, leader dei Placebo. È stato infatti aperto dalla procura di Torino un fascicolo con l'accusa di vilipendio delle istituzioni in merito al caso degli insulti pronunciati contro l'attuale Presidente del consiglio, Giorgia Meloni, dal frontman del gruppo musicale britannico Placebo. L'iniziativa fa seguito a un rapporto trasmesso a Palazzo di giustizia dai carabinieri. Gli attacchi offensivi si erano verificati durante un concerto a Stupinigi, alle porte di Torino, nell'ambito del festival "Sonic park".

I Placebo si erano esibiti la sera dell'11 luglio scorso: dal palco, Brian Molko, 41 anni, frontman della band, aveva insultato la premier Meloni. In maniera del tutto ingiustificata, senza che vi siano stati precedenti, il cantante e chitarrista aveva infatti cominciato a urlare nei confronti del premier: «Razzista, fascista, pezzo di m...». Da sotto il palco, si erano levati applausi scroscianti da parte dei fan, ma le gravi offese pronunciate da Molko - e riprese in un video in cui il leader dei Placebo fa anche il gesto dell'ombrello - avevano subito fatto il giro del web. Il temperamento del musicista è ben noto a chi segue la band, ma l'invettiva contro un capo del governo italiano non aveva alcun tipo di precedente. I carabinieri avevano segnalato il caso al pubblico ministero del "turno urgenze" della procura del capoluogo piemontese.

 

 

 

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