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IL FATTO

Caldo-record a Torino, ma al centro anziani c'è solo un ventilatore

I soci di via Morandi, a Mirafiori, giocano a carte nei giorni da bollino rosso

I soci dello spazio anziani di via Morandi giocano a carte

I soci dello spazio anziani di via Morandi giocano a carte

Fa caldo? Allora meglio non pensarci. La ricetta per tenere botta in questa Torino da bollino rosso ce l’ha Giacomo Rossi, chiamato simpaticamente dagli amici il “Duca degli Abruzzi” per via delle sue origini. Al tavolo dello spazio anziani di via Morandi, a Mirafiori Sud, tra una mano e l’altra di scala 40, Giacomo infatti rivela: «Per battere il caldo bisogna ignorarlo. Io ad esempio non ci penso. Restare a casa? Macché. Mia figlia mi rimprovera: “Papà, perché vai fuori?”. Ma se resto a casa non ho niente da fare». E allora meglio fare due passi e unirsi agli altri soci dello spazio anziani di Mirafiori Sud. La pensa così anche Andrea Gregorio, siciliano di origine. Ma il suo caso è un po’ diverso: «E’ mia moglie - scherza - che quasi mi butta fuori per non avermi in casa».

Ma in un torrido pomeriggio di metà luglio il centro anziani di Mirafiori non è esattamente affollato. Occupate ci sono solo due stanze, dove tra battute in dialetto e arrabbiature per le carte che non arrivano durante la partita i “senior” si sfidano a scala 40. Rinfrescati, si fa per dire, da un solo ventilatore per stanza «che ci siamo comprati noi», sottolinea Guido Viano Barreri, il gestore dello spazio. Sì perché l’aria condizionata non c’è in quanto ad installarla costava troppo. E allora vai di ventilatori e finestre spalancate, per non boccheggiare. Solo uomini in via Morandi, per ora. Le donne sono in vacanza, la maggior parte è in Liguria. Fuggite da una calura che, a sentire i soci, «è peggio di quella del 2022 perché quest’anno c’è più umidità in giro».

Del resto, Mirafiori a luglio per i “senior” non regala molto. Il festival del Punto 13 è finito a fine giugno. «Qui non abbiamo più nemmeno i vigili urbani, altro che eventi o posti dove andare, questo quartiere agonizza», sbuffano gli anziani del centro. Che per non agonizzare o non chiudersi nella solitudine giocano a carte, col solo sollievo di un soffio di ventilatore.

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