l'editoriale
Cerca
LA PROTESTA
04 Agosto 2023 - 12:11
Commercianti del centro sul piede di guerra contro l’aumento delle tariffe di sosta. A guidare la protesta è il coordinamento delle associazioni di via del centro, che rappresenta più di 1.300 operatori del commercio: «Le nostre imprese sono già in grandi difficoltà a causa del calo dei consumi e l'aumento dei biglietti del trasporto pubblico e dei parcheggi è un altro duro colpo per il commercio del centro».
«E’ un provvedimento - spiega il presidente del coordinamento, Fulvio Griffa - che mette in ulteriore difficoltà tutto il commercio già alle prese con le grandi problemi: calo delle vendite, famiglie che non riescono a pagare le rate dei mutui e della spesa quotidiana, timorose del futuro e quindi sempre meno propense a consumare. Questi aumenti contribuiscono a diminuire la quota di reddito disponibile per i consumi penalizzando ulteriormente negozi, mercati, bar e ristoranti. Molte attività sono vicine alla chiusura e questa iniziativa darà loro il colpo di grazia».
«Pur capendo la necessità di far quadrare i conti di Gtt - aggiunge Griffa - non è condivisibile scaricare sull’utenza la mancanza di fondi, il trasporto pubblico è un servizio sempre più strategico per un futuro con meno emissioni e più sostenibile e il costo del parcheggio in centro è già ora molto alto, gli aumenti decisi innescano un effetto negativo sul commercio e sulle aziende del comparto che rappresentano per Torino una grande ricchezza in termini di gettito fiscale e di occupazione, che meritano più attenzione e un piano di sviluppo con una visione complessiva».
«A settembre - sottolineano i commercianti - presenteremo delle nostre proposte al sindaco Lo Russo per la salvaguardia e il rilancio del commercio nel centro della nostra amata città».
Il coordinamento era già sceso in piazza contro il progetto di Ztl allargata proposto dalla giunta Appendino ed era riuscito a bloccare l'iniziativa.
Contro i rincari annunciati dal Comune anche i vertici delle associazioni di categoria. «Non siamo felici di questa iniziativa perché si abbasseranno i consumi, sia in centro sia in periferia» sottolinea Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti. «I negozianti - aggiunge - sono da tempo in grane difficoltà, i saldi estivi sono andati molto male, e questi aumenti rappresentano un ulteriore colpo basso per il piccolo commercio».
A protestare è anche la presidente di Ascom Torino, Maria Luisa Coppa: «I rincari annunciati da Gtt arrivano come brutta, bruttissima, sorpresa alla vigilia delle ferie estive e preoccupano i commercianti torinesi. Gli operatori delle aree centrali vedono l’aumento della sosta in zona blu come un ulteriore freno ai consumi e un altro regalo alla grande distribuzione» dichiara la rappresentante del piccolo commercio che muove critiche specifiche al provvedimento: «Ci sono, inoltre, dettagli fatti passare in silenzio, che comportano un ulteriore danno: il prolungamento alle ore 23 della fascia diurna (più cara) dei parcheggi sotterranei penalizza infatti le attività di intrattenimento, dalle sale cinematografiche ai ristoranti e ai locali serali». «Chiediamo pertanto - sottolinea la Coppa - misure compensative: sospendere la zona blu nei momenti in cui è più importante incoraggiare i consumi, come nelle domeniche di dicembre, e rinviare l’aumento delle tariffe in tutte le aree già interessate dai cantieri, come via Po».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..