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LE STRISCE BLU

Stangata sui parcheggi: ecco tutti gli aumenti

Settanta euro in più per l’abbonamento annuale. Ascom preoccupata per il commercio del centro e non solo

Strisce blu

Strisce blu

Non solo bus e tram. La stangata del Gruppo torinese trasporti, benedetta con il via libera Comune di Torino durante l’ultima seduta del consiglio, riguarda anche - in ampia parte - le strisce blu della città. Scorrendo il tariffario fornito da Palazzo Civico infatti salta subito all’occhio l’incremento del ticket per la sosta a raso (vale a dire non in struttura) del centro, che passa da 2 euro e 50 centesimi all’ora a 2 euro e 80. Crescono, proporzionalmente, anche i carnet da 10 voucher. Per fare un esempio, la tariffa “ordinaria” passa da 13 euro e 50 centesimi a 15 e 50.

Come indicato nel documento del Comune, anche il titolo giornaliero si alza da 17 a 19 euro in zona centrale e da 7 a 8 euro come “tariffa smart”. Per quanto riguarda infine gli abbonamenti annuali, è possibile osservare un incremento del prezzo di 70 euro sulla tariffa che riguarda i parcheggi in zona centrale.

Ecco il documento con tutti i rincari

Nel dettaglio, il ticket passa da 1.385 euro a 1.455. Per la zona a “tariffa ridotta” il prezzo sale da e 795 euro a 835. Non si salvano neppure i carnet settimanali a ore. L’abbonamento da 45 ore, ad esempio, subisce un incremento di 30 euro nell’area centrale, passando a 125 a 155 euro. 

Esprime preoccupazione la presidente dell’Ascom di Torino e provincia Maria Luisa Coppa. «Tra i temi più urgenti in questo momento c’è l’aumento delle tariffe dei parcheggi e dei mezzi pubblici che preoccupa le imprese del commercio, le quali temono un ulteriore rallentamento dei consumi a beneficio delle aree commerciali extra urbane». Nel frattempo, prosegue la bagarre politica intorno alla stangata del Comune. L’ultimo attacco viene proprio dalle fila della maggioranza del sindaco Stefano Lo Russo: +Europa & Radicali Italiani, Lista Civica per Torino non hanno votato la mozione di maggioranza e anzi sottolineano come «l’accordo coi 5 Stelle si sia concretizzato al prezzo di 30 centesimi». Quello del Daily.

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