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LA PROTESTA

Caos via Po, tra strade chiuse e barriere: «Il nostro fatturato è quasi azzerato»

L’ira dei commercianti per il maxi cantiere: «Gli sgravi promessi dal Comune? Rimandati a settembre»

Caos via Po, tra strade  chiuse e barriere: «Il nostro fatturato è quasi azzerato»

Sotto i portici di via Po si vede davvero poca gente. Al di là dell’esodo vacanziero, passeggiare per la strada commerciale del centro non è per nulla agevole. Tanto meno raggiungerla in auto. Il motivo? Due traverse su tre che immettono alla via sono chiuse con barriere e transenne a causa del cantiere impiantistico che sta sollevando un mare di polemiche, tra lose spostate e blackout prolungati.

E a lamentarsi sono soprattutto i commercianti, in particolar modo quelli che hanno la propria attività all’angolo con via San Massimo e via Accademia Albertina dove le automobili non transitano più e le vetrine sono coperte dai teli messi per mascherare gli scavi.

«A causa del cantiere il nostro fatturato è quasi a zero, i clienti da noi non vengono più» spiega Graziella Negro, cotitolare del Caffè Nuovo Nazionale all’angolo con via Accademia Albertina. «Siamo in questa situazione da settimane - aggiunge - e i lavori vanno avanti a rilento».

Dello stesso avviso è Salvatore Silvestri, titolare del bar caffetteria Gilda all’angolo con via Montebello, prosecuzione di via San Massimo: «Con le barriere che hanno messo non c’è visibilità e a causa degli scavi manca il parcheggio. Il fatturato? E’ calato di un buon 50% dall’inizio dei lavori».

Le grate hanno invaso anche i marciapiedi e rendono il transito pedonale più complicato. «E poi quando piove qui si allaga tutto» fanno presente i negozianti, indicando l’incrocio di via Accademia Albertina dove è stato predisposto un attraversamento pedonale tra gli scavi.

A creare un grande disagio ai negozianti è stato anche il blackout che si è verificato una ventina di giorni fa. «Siamo rimasti senza luce da mezzanotte fino alle 14.30 del giorno dopo e abbiamo dovuto buttare via tutto, i gelati, i panini, le brioches. Un danno da circa mille euro che nessuno ci rimborserà» protesta Pasquale Giannullo della Gelateria delle Alpi al civico 18 di via Po.

I commercianti qualche giorno fa sono stati ricevuti in comune dagli assessori Chiavarino, Foglietta e Nardelli. «Ci avevano promesso sgravi fiscali su tassa rifiuti e suolo pubblico ma hanno rimandato tutto a settembre» fa presente Andrea Formica, titolare del negozio di elettronica ed elettrodomestici Gamer in via Po 20. «Siamo molto arrabbiati» aggiungono altri esercenti che si dicono poco fiduciosi sul futuro del cantiere: «Con la chiusura di un senso di marcia i problemi aumenteranno ancora».

Via Po angolo via Accademia Albertina

Via Po angolo via San Massimo

L'INIZIATIVA DI REGIONE E COMUNE PER VIA PO: Per non far morire il commercio in via Po, a causa del maxi cantiere che durerà due anni, Comune e Regione ci mettono una pezza. Su proposta dell’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino, la giunta comunale ha scelto di localizzare i fondi del distretto urbano commerciale (Duc) alle imprese di via Po per un importo complessivo di oltre 120.576 (96.461 di fondi regionali e 24.115 di fondi comunali). Il bando prevede il cofinanziamento pubblico per interventi diretti ad ammodernare e migliorare la parti esterne delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehor, illuminazione esterna…) attuando così una riqualificazione urbana coerente con i principi di sostenibilità ambientale ed efficentamento energetico. Il finanziamento, a fondo perduto, per ciascuna attività è di massimo 5mila euro, pari al 75% della spesa stimata, che potrà essere maggiorato sino a un massimo di 7mila euro solo nel caso di tipologie di interventi e spese ammissibili che riguardino l’apertura di una nuova attività economica o di una nuova unità locale presso un locale che risulti sfitto alla data del 1 Gennaio 2023). 

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