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L'ODISSEA

Torinesi prigionieri all'aeroporto di Maiorca: «Non sappiamo se torneremo a casa»

Notte da incubo per i nostri concittadini a causa dei voli cancellati in Spagna

L'odissea dei torinesi bloccati all'aeroporto di Maiorca

L'odissea dei torinesi bloccati all'aeroporto di Maiorca

Mille persone abbandonate al loro destino, che per una notte intera hanno dormito per terra sul pavimento, sopra degli asciugamani, o addirittura dove solitamente vengono stipati i bagagli. Un'autentica notte da incubo quella vissuta dai passeggeri italiani, molti dei quali torinesi, in vacanza - si fa per dire - in Spagna, per la precisione all'aeroporto di Palma di Maiorca. Il tutto a causa di una violentissima tempesta di vento e di pioggia che si è scatenata sulla città spagnola nella mattinata di ieri. Un evento improvviso che ha provocato la cancellazione di tutti i voli dall'aeroporto. E ha trasformato l'ultimo giorno di vacanza dei nostri connazionali in un'odissea ancora senza fine. Racconta Davide Scanavino, un nostro concittadino che aveva un volo Ryanair alle 19.30 di ieri sera per Cagliari, ovviamente cancellato: «Siamo abbandonati, senza assistenza. Abbiamo dormito in aeroporto e ora dovremo trovarci un albergo, sperando di ottenere un rimborso». 

La cosa più grave, però, è che la ripartenza dall'aeroporto è tutt'altro che scontata. Sì perché l'ondata di maltempo che ha colpito Maiorca non è ancora finita. Intanto, si contano i danni: una nave da crociera Britannia lunga 330 metri si è scontrata con una petroliera ormeggiata a Palma, al molo di Poniente. Il vento ha rotto gli ormeggi spostando l'imbarcazione all'altra estremità della banchina fino a scontrarsi con la petroliera Castillo de Arteaga, che ha riportato un buco nello scafo, fortunatamente sopra la linea di galleggiamento. 

«Qui in aeroporto - racconta ancora Scanavino - ci sono donne incinte, invalidi e anziani. Mio figlio è celiaco, non sappiamo cosa comprare da mangiare perché qui in aeroporto non c'è niente. Abbiamo ricevuto un buono da 4 euro, ci puoi comprare una lattina di Pepsi al massimo». Cancellati i voli per Cagliari, ma anche per Fiumicino, Malpensa, Verona, Bologna, Bergamo e Pisa. Qualcuno è riuscito a tornare in Italia prendendo i pochi voli disponibili. «Ma si tratta di piccoli gruppi - conclude il nostro concittadino -, noi siamo in sette, troppi, e non possiamo ripartire perché non abbiamo la possibilità di cambiare il biglietto».

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