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SCUOLA

Costi quintuplicati e gli studenti restano a piedi: ad Avigliana quest'anno non ci sarà lo scuolabus

Il Comune ha tentato con un bando e con l'affidamento diretto, poi si è arreso: «Costi insostenibili per le nostre casse»

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Quest'anno ad Avigliana niente scuolabus

Una brutta sorpresa attende gli alunni di Avigliana e le loro famiglie con la riapertura delle scuole: a causa dei costi troppo eccessivi, lo scuolabus questo anno scolastico non ci sarà.

«Abbiamo cercato fino all’4ultimo momento - spiega l’assessora all’Istruzione Paola Babbini - di trovare una soluzione che almeno rispondesse all’esigenza delle famiglie che vivono in zone più periferiche, ma le condizioni che ci hanno proposto sono insostenibili dal punto di vista economico, condizionando le scelte che l’Amministrazione deve sostenere nell’impiego dei soldi pubblici provenienti dalle tasse di tutti i cittadini».

L’anno scorso i ragazzi iscritti al trasporto scolastico sono stati 104. Per loro l’Amministrazione comunale ha speso oltre 110mila euro, a fronte di un rimborso complessivo da parte delle famiglie di circa 12mila euro. Il bando pubblicato a luglio 2022 è andato deserto e nessuna ditta si è candidata per fornire il servizio. «Abbiamo quindi agito immediatamente - continua l’assessora Babbini - per trovare una soluzione temporanea per l’anno scolastico 2022/2023, con un affidamento diretto alla ditta Cavourese, riconoscendo un costo chilometrico di 3,20 euro più Iva. Quest’anno abbiamo riprovato a far uscire un bando (3 anni + 3 rinnovabili) con una base d’asta di 4 euro più Iva al chilometro ma si è presentata un’unica ditta che non è risultata appaltabile». Si è quindi tentata ancora la strada dell’affidamento diretto ma le ditte contattate hanno chiesto dai 10 ai 13 euro più Iva chilometro: il triplo rispetto a quello della base d’asta del bando, il quintuplo rispetto all’anno scolastico 21/22.

«Comprendiamo - conclude l’assessora Babbini - che, oltre alla carenza di autisti di bus, le stesse aziende di trasporto abbiano difficoltà a sostenere i loro costi e probabilmente i bandi risultano essere poco “appetibili”, ma è altrettanto evidente che le casse comunali non riescono a sostenere aumenti come quelli che ci sono stati proposti. A farne le spese sono certamente le famiglie che hanno necessità del servizio e che saranno costrette a trovare soluzioni alternative. Da parte nostra, anche se al momento non è possibile attivare il servizio di trasporto scolastico, proveremo a comunque a cercare soluzioni alternative che possano dare risposte a questo tipo di esigenza».

Unica magra consolazione: resta attivo il servizio di piedibus utilizzato da quasi 200 bambini, totalmente gratuito per le famiglie, con 7 linee giè attive a cui si spera di aggiungerne una verso il plesso Berti.

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