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LE REAZIONI

Politica tra cordoglio e polemiche politiche dopo la tragedia: «Basta Frecce Tricolori, vogliamo pace e disarmo»

Il governatore Cirio e il sindaco Stefano Lo Russo corrono sul luogo dell'incidente. Il dolore del ministro Crosetto e dello Stato maggiore dell'Aeronautica: «Attendiamo con speranza e fiducia aggiornamenti sulle condizioni del secondo bambino e dei genitori». Rifondazione attacca le esibizioni acrobatiche delle Frecce Tricolore

Politica tra cordoglio e polemiche politiche dopo la tragedia: «Basta Frecce Tricolori, vogliamo pace e disarmo»

Cordoglio e polemiche attorno agli incidenti di Caselle e Collegno in occasione delle manifestazioni che avrebbero dovuto celebrare il centenario dell'Aeronautica Militare Italiana con lo spettacolo acrobatico dei velivoli storici e delle Frecce Tricolori. Annullati tutti gli impegni in agenda, istituzionali e non, il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, si sono recati immediatamente sul luogo della sciagura «stringendosi alla famiglia e alle persone coinvolte in questa immane tragedia». Da Roma la premier Giorgia Meloni si dice «sconvolta» per la morte della piccola Laura che «mi addolora profondamente e mi lascia senza parole».

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Il personale della Difesa ed il ministro Guido Crosetto hanno espresso «il più profondo cordoglio». Una notizia che «ci lascia attoniti ed è profondo il dolore per il tragico incidente di volo di un componente delle Frecce Tricolori il cui velivolo nel precipitare ha drammaticamente coinvolto un veicolo con a bordo una famiglia». La Difesa sottolinea «la propria vicinanza ai familiari consapevole che ci sono perdite incolmabili e che mai vorrebbe ricevere tali notizie. Nel chiudersi in un rispettoso e dovuto silenzio abbiamo messo a disposizione ogni risorsa e capacità per la gestione dell'emergenza e a supporto di eventuali persone coinvolte». Anche il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Luca Goretti «a nome di tutta l'Aeronautica militare» si dice sgomento ed attonito per quanto accaduto» stringendosi alla famiglia della bambina rimasta vittima dell'incidente. «Attendiamo con speranza e fiducia aggiornamenti sulle condizioni del secondo bambino e dei genitori». Per il presidente del Consiglio del Piemonte, Stefano Allasia «un tragico destino sembra accanirsi sul nostro territorio e ancora una volta piangiamo una giovanissima vita che con la famiglia era accorsa lì per godersi le emozioni che i piloti della pattuglia acrobatica regalano con le loro esibizioni».  Una fatalità crudele ha trasformato quella che doveva essere una festa in un dramma. «La vita sa essere così ingiusta. Pochi giorni fa abbiamo accolto tutti i piloti, abbiamo condiviso pensieri ed opinioni con loro: oggi siamo tutti distrutti dal dolore. Ci stringiamo forte e siamo vicini alla famiglia della piccola bambina che non ce l'ha fatta».

Non mancano, però, commenti decisamente più polemici. «Sentiamo il dovere di riaffermare che riteniamo le Frecce Tricolori uno spreco di soldi e uno strumento di propaganda guerrafondaia dannoso, diseducativo, e purtroppo anche pericoloso» aggiunge il segretario nazionale del Prc, Maurizio Acerbo, insieme con il segretario di Torino, Fausto Cristofari. «Ricordiamo - dicono i due esponenti di Rifondazione - che la nostra compagna partigiana Lidia Menapace nel 2006 fu oggetto di una campagna ferocissima per avere espresso una critica alle Frecce Tricolori: per questo non fu eletta presidente della Commissione Difesa del Senato. Oggi piangiamo la vita di una vittima innocente. Gli aerei da guerra sono strumenti di morte che servono a uccidere tante vittime innocenti. Smettiamola con gli spettacoli delle Frecce perché la guerra non è un gioco. Basta Frecce Tricolori, vogliamo pace e disarmo».

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«Sono profondamente addolorato per il disastro aereo di Torino che ha coinvolto la pattuglia acrobatica nazionale della nostra gloriosa aeronautica militare colpendo un'intera famiglia, dove ha perso la vita una bambina di cinque anni. Trovandomi in queste ore in Piemonte, ho nel cuore il triste destino di questa giovane vita e con commozione penso ai familiari feriti, ora ricoverati in ospedale. A loro il mio abbraccio e il mio affetto più sincero» scrive sui "social" Emanuele Filiberto di Savoia. «Un pensiero - aggiunge - va anche al pilota, che nell'impossibilità di governare il velivolo, dopo avere tentato sicuramente il possibile, si è trovato nel dramma di doversi lanciare dall'abitacolo, ma non potendo evitare l'inimmaginabile tragedia».

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