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L'ALLARME
03 Ottobre 2023 - 13:30
Il blocco del traffico ferroviario tra Italia e Francia prolungato fino a giugno 2024 preoccupa il mondo economico torinese ma anche i passeggeri che attendono ancora il rimborso di migliaia di biglietti.
«Con il blocco dei Tgv e dei Frecciarossa, oltre che dei 170 treni merci settimanali attivi sulla stessa linea, è facile prevedere gravi ripercussioni per il territorio, con un aumento notevole del trasporto su gomma e una conseguente congestione del traffico» spiega Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino e neo presidente dell’Associazione AlpMed, che riunisce le Unioni regionali e le Camere di commercio di Liguria, Piemonte, Provence Alpes Côte d’Azur, Auvergne-Rhône-Alpes, Valle d’Aosta, Corsica e Sardegna. «Occorre fare tutti gli sforzi necessari - aggiunge - affinché i lavori di ripristino della linea vengano accelerati, per risolvere un problema che non si limita solo alla regione francese coinvolta, ma impatta fortemente su tragitti di lungo raggio tra due Paesi».
La circolazione ferroviaria tra Italia e Francia lungo la linea storica è bloccata dallo scorso 27 agosto per una frana avvenuta nel territorio della Maurienne. Secondo le autorità francesi i lavori di ripristino, inizialmente previsti entro novembre, non termineranno prima dell’estate 2024.
La prospettiva della paventata chiusura per un anno della linea rappresenta un rischio di totale desertificazione dell’intermodalità ferroviaria tra l’Italia e la Francia e causa di un danno incalcolabile per l’economia transfrontaliera.
«Questa situazione è una follia - dichiara Paolo Foietta, presidente della conferenza intergovernativa Italia-Francia -, è stato danneggiato molto anche il turismo perché i treni erano sempre pieni, mentre ora per raggiungere Parigi bisogna passare da Ventigmiglia e ci vogliono 10 ore. Siamo di fronte a una tempesta perfetta - aggiunge - con le corsie chiuse e i lavori al monte Bianco sarà congestionato tutto il traffico a Ventimiglia e nel tunnel Frejus. Per questo motivo - aggiunge - ho chiesto di partecipare al sopralluogo sulla frana fissato per il 10 ottobre e chiedo di fare quanto possibile per anticipare la data di riapertura della linea ferroviaria di 3 o 4 mesi».
Gli orari dei treni sul sito di Trenitalia
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