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Il CONVEGNO

«Mancano 100 medici di base nei piccoli comuni montani»

Il presidente dell’Uncem, Roberto Colombero: «Anche i pediatri scarseggiano»

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Emergenza medici di base e pediatri nei comuni montani piemontesi. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Uncem Piemonte, Roberto Colombero durante il convegno “Sanità di prossimità nelle aree interne” organizzato da Motore Sanità nel grattacielo della Regione”: «Mancano 100 medici di base nei 500 comuni delle aree montane che contano pochi abitanti, il 95% di questi paesi ha meno di 5mila abitanti per un totale di 300mila abitanti e i medici presenti non riescono neppure ad avere un numero minimo di pazienti». I numeri esigui: «riguardano anche i pediatri. Ce ne sono pochi e sparpagliati tra i vari comuni». I problemi della Sanità territoriale in questi comuni sono molteplici: «Si fa fatica ad accedere ai servizi di base - sottolinea Colombero -, ma questi paesi sono in difficoltà anche per quanto riguarda il pronto intervento: ci sono poche piazzole per gli elicotteri, e manca la figura dell’infermiere di famiglia».

Al centro del convegno la sanità territoriale e le case di comunità. «La sanità territoriale è una ferita aperta per il nostro territorio. Facciamo una grande fatica nelle aree meno servite e questo determina fenomeno gravissimo di spopolamento con costi sociali enormi. Dare servizi in queste aree è un imperativo morale». Così si è espresso l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, intervenuto al convegno.

Il Pnrr potrebbe essere la svolta. «Dopo la pandemia abbiamo avuto una carenza di personale sanitario e ora la Regione sta attuando il programma Pnrr per le case di comunità e contemporaneamente svilupperemo la telemedicina per le aree poco servite» ha aggiunto il dottor Alessandro Stecco, presidente della IV Commissione Sanità.



Non la pensa così il direttore scientifico di Motore Sanità, Claudio Zanon: «In Piemonte abbiamo una forte carenza di posti letto a lunga degenza e i medici di famiglia non vogliono andare nelle case di comunità, bisogna capire chi metterci dentro. Negli ospedali di comunità bisogna poter ricoverare i pazienti fragili. Abbiamo poi il problema del personale - ha aggiunto Zanon - che non hanno adeguate possibilità di carriera e preferiscono andare all’estero».

Al convegno ha partecipato anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: «Abbiamo messo 50 milioni aggiuntivi sulla Sanità e nel 2024 assumiamo 2mila persone» ha ribadito il presidente della Regione Alberto Cirio che, sempre per sopperire alla mancanza di personale, ha espresso la volontà di «modificare il numero chiuso delle Università di Medicina».

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