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MACABRO SENSO DELL'UMORISMO

La marijuana? Nascosta nel borsello con l'avviso: "Il fumo uccide"

Lo strano "hobby" di due vicini di casa a Chiaverano: coltivavano marijuana nei loro giardini

il fumo uccide

Parte della droga sequestrata dai carabinieri e, nel cerchio, il borsello in cui era nascosta con l'avviso "Il fumo uccide"

Non si può dire che non sia dotato di un macabro senso dell'umorismo il 34enne che è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Ivrea per spaccio. L'uomo, un operaio di Chiaverano, aveva infatti nascosto parte della marijuana che aveva in casa in un borsello che aveva in bella vista una grossa scritta "Il fumo uccide". Un rischio che, a quanto pare, era disposto a correre, tanto da avere in casa una vera e propria coltivazione di droga. Una "passione" condivisa con il vicino di casa, anche lui diventato un "coltivatore diretto" con tanto di orto alla marijuana.

Il blitz dei carabinieri è scattato nelle prime ore del mattino di martedì a Chiaverano, in provincia di Torino. Mentre svolgevano un regolare servizio perlustrativo, i carabinieri sono stati attirati da un intenso odore che proveniva da un terreno. Da qui la decisione di perquisire 'abitazione del 34enne, proprietario del terreno. All’interno della casa, i carabinieri hanno scoperto numerosi barattoli contenenti marijuana, con un peso complessivo di 622,60 grammi, oltre a 7,20 grammi di hashish. Non ha destato particolare stupore, visto l'odore proveniente dal giardino, la scoperta di una serra utilizzata per la coltivazione di marijuana, con all'interno 5 piante alte quasi 2 metri.

Una coltivazione che evidentemente era di moda in zona. Infatti nel terreno adiacente, di proprietà di un altro operaio 59enne, i carabinieri hanno trovato altre 7 piante di marijuana e all'interno della sua abitazione sono stati scoperti 73,60 grammi della stessa sostanza.

Il 34enne è stato collocato ai domiciliari mentre il suo vicino di casa per ora se l'è cavata con una denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti, anche se "la sua posizione - spiegano dall'Arma - sarà ulteriormente valutata nell'ambito delle indagini in corso". Le indagini infatti proseguono per scoprire eventuali collegamenti o reti di traffico di droga che potrebbero coinvolgere la coppia di indagati.

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