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IL CONVEGNO

«I commercialisti sono la cinghia di trasmissione tra fisco e contribuenti»

Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha presentato la riforma fiscale al congresso nazionale. E domani, sul palco del centro congressi del Lingotto, si confrontano quattro ministri

«I commercialisti sono la cinghia di trasmissione tra fisco e contribuenti»

Stabilire un nuovo rapporto tra il fisco e i contribuenti. E’ questo il cuore della riforma fiscale del governo presentata oggi al Congresso nazionale dei commercialisti al Lingotto, dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, intervenuto di fronte alla platea al completo, formata da 1.800 commercialisti. E il trait d'union della manovra sono proprio i commercialisti, che il viceministro ha definito come «cinghia di trasmissione tra fisco e contribuenti».

«I commercialisti - ha sottolineato Leo, dopo aver portato loro i saluti della premier Giorgia Meloni - dovranno svolgere un dialogo importante tra questi due soggetti, attraverso il quale si potrà aprire una strada nuova per creare un sistema di accertamenti e sanzioni che dovranno essere più basse: in Italia ne abbiamo il doppio rispetto all’Europa».

LA MANOVRA FISCALE

Il viceministro ha poi presentato la manovra fiscale e i suoi “pilastri” interni e internazionali. «Da una parte riduciamo il cuneo fiscale, dall’altra evitiamo che parte di queste risorse vengono riassorbite dalle tasse» ha detto Leo, spiegando poi che «la legge delega fiscale punta sul concordato preventivo biennale»: lo strumento consente di definire anticipatamente, per due periodi d’imposta, il contenuto sostanziale dell’obbligazione tributaria. Si tratta di una sorta di contratto con l’agenzia delle entrate, vincolante e non derogabile, nemmeno quando il contribuente consegua un reddito imponibile inferiore a quello concordato con il fisco.

Il viceministro ha poi esposto la politica del “pilastro” internazionale: «Vogliamo mettere a fuoco meccanismi fiscali che riguardano la residenza sia di persone fisiche sia di società: chi lavora in Italia - ha sottolineato - deve pagare le tasse in Italia». Nella delega è stato inserito anche il cosiddetto “Reshoring”: «L’intento - ha detto - è quello di far tornare le imprese in Italia attraverso certezza e semplificazione».

Al convegno è intervenuta anche la nostra Claudia Porchietto, ex deputata di Forza Italia: «E’ arrivato il momento - ha detto - di essere italiani e portare avanti insieme questa iniziativa».

Nel pomeriggio si è fatto il punto sull'intelligenza artificiale con la tavola rotonda: “Le prospettive del lavoro intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale”, con teologi, accademici, politici ed esperti.

LA GIORNATA CONCLUSIVA

Domani si terrà la giornata conclusiva del congresso che vedrà sul palco dell'auditorium del Lingotto il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, per gli Affari Esteri, Raffaele Fitto, dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, delle Imprese e Made in Italty, Adolfo Urso, il presidente nazionale dei commercialisti, Elbano De Nuccio e il presidente dell'Ordine di Torino, Luca Asvisio

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