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L'ALLARME
30 Ottobre 2023 - 19:20
Gas (Depositphotos)
Con l’arrivo dell’inverno le tasche dei torinesi si alleggeriranno ulteriormente a fronte delle bollette salate del riscaldamento che produrranno un aggravio di spesa di 350 euro a famiglia. È quanto emerge dallo studio condotto dall’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale dell’Unione nazionale consumatori. «Un aumento - sottolinea Polliotto - che tiene conto di alcuni dati oggettivi con la bolletta di ottobre cresciuta di oltre il 20% rispetto a quella di agosto. E quella di gennaio lieviterà di oltre il 43%».
RINCARI CAUSATI DA GUERRA E SPECULAZIONE
A pesare, secondo Unc Piemonte, sono anche le guerre in atto: «La combinazione di conflitti in Ucraina e Israele, recessione e inflazione, fa prospettare un nuovo autunno-inverno da incubo energetico» spiega il legale. «E ciò - aggiunge - per via del fatto che Russia e Medio Oriente detengono più del 40% dei giacimenti mondiali di gas, ora più che mai strategici nel delicato equilibrio socioeconomico dei rapporti fra paesi in guerra e resto del mondo. Un quadro preoccupante - sottolinea - a cui si aggiungono i soliti meccanismi speculativi pronti ad aggravare la situazione».
Per la presidente di Unc Piemonte la politica del governo non è idonea sopperire ai rincari: «Come sempre in questi casi - aggiunge Polliotto - i bonus e gli aiuti di Stato per farvi fronte rischiano di rivelarsi insufficienti, stante l’evoluzione complessa degli scenari in gioco».
AUMENTI GIA' A NOVEMBRE
Secondo l'Arera (l'ex Autorità per l'energia) nel mese di novembre - a causa dell'aumento della domanda - le tariffe saliranno invece del 13,7%. Un rincaro che mette fine alla tregua sul caro energia, dopo la frenata del mese di ottobre quando le bollette erano scese del 12,9%. Aumenti folli se si paragonano le tariffe con quelle del 2021: ogni famiglia infatti, secondo Arera, spenderà per l’energia ben il 63,7% in più. L'aumento rispetto al mese scorso è principalmente dovuto a quanto accaduto sui mercato all'ingrosso del gas: in previsione della stagione fredda i prezzi della materia prima sono saliti a partire dalla metà di novembre, ribaltandosi sui costi a carico dei consumatori. Ricordiamo che da ottobre, l'Authority non si basa più sulle quotazioni dell'indice Ttf di Amsterdam, ma sul Psv (Punto di scambio virtuale).
A questi aumenti “domestici” si aggiungono poi i mutui alle stelle: secondo un’analisi di Facile.it e Mutui.it, la rata mensile è aumentata da 456 euro a 750 euro (+64%), con un rincaro totale di oltre 2.850 euro per i mutuatari.
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