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CAROVITA

«Ogni famiglia spenderà 1.500 euro in più»

L’indagine di Unc Piemonte e Facile.it sulla “stangata d’autunno” tra tassi, alimentare ed energia alle stelle

«Ogni famiglia spenderà  1.500 euro in più»

Si preannuncia un’altra stagione di aumenti folli e un autunno non certo facile per i bilanci della famiglie piemontesi che, secondo l’indagine di Unc Piemonte: «spenderanno ben 1.500 euro in più».

«I prezzi di bollette, generi alimentari, materiali scolastici, mutui e carburanti sono destinati a salire» sottolinea Patrizia Polliotto, presidente del comitato Unc Piemonte. Secondo l’avvocato gli aumenti comporteranno, «in media, una spesa maggiorata di 170 euro per i generi alimentari, di 90 per i kit scuola e di 105 euro per benzine e diesel. La parte più grossa spetta però ai mutui, per via di tassi sempre in rialzo, con esborsi attorno ai mille euro in più rispetto al medesimo periodo dello scorso anno».

Gli aumenti non risparmiano anche il settore della ristorazione: «Colazioni, pizze e cene con gli amici, aperitivi diventano anch’essi più esosi, con un incremento di circa 30 euro in più al mese per famiglia» conclude la presidente di Unc Piemonte.

ECCO TUTTI GLI AUMENTI

Anche Facile.it e Consumerismo No profit hanno analizzato le principali voci di spesa familiare. Secondo l’analisi di Facile.it ad agosto 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia occorrevano, in media, 591,10 euro, vale a dire il 26% in più rispetto al 2022, quando il premio medio era pari a 469,10 euro.

Oltre all’Rc, a pesare sulle tasche di automobilisti e motociclisti c’è il capitolo carburante: nella settimana dal 18 al 24 settembre emerge che per fare il pieno, in media, è costato il 21% in più rispetto all’anno prima per un’auto a benzina, il 10% in più per una a diesel.

Anche la spesa delle bollette della luce e del gas continua a essere esorbitante. Ad agosto 2023 una famiglia tipo con un contratto di fornitura nel mercato tutelato ha speso per la bolletta elettrica 54 euro, il 18% in più rispetto al 2019, mentre per il gas ha pagato 106 euro, il 27% in più rispetto a ad agosto 2019. I prezzi, peraltro, potrebbero salire ulteriormente nell’ultimo trimestre del 2023, quando aumenteranno i consumi energetici.

Secondo l’analisi di Facile.it, un finanziamento medio a tasso variabile sottoscritto all’inizio dello scorso anno, ha visto crescere la rata dai 515 euro di settembre 2022 ai 740 euro di settembre 2023, con un aggravio di 225 euro (+44%). La buona notizia è che gli aumenti potrebbero essere vicini alla fine ma il picco è previsto entro dicembre. 

Anche il mondo del credito al consumo ha risentito dell’aumento generale del costo del denaro, che si è tradotto in un incremento dei tassi di interesse proposti alla clientela. Guardando alle richieste di prestiti personali raccolte da Facile.it, per un prestito da 10mila euro da restituire in 5 anni, il tasso (Tan) medio è passato da 7,96% di settembre 2022 a 9,51% di settembre 2023, con un aumento del 19% con un aggravio di circa 420 euro.

Il “carrello della spesa” è il contenitore dei maggiori aumenti, soprattutto per i prodotti di largo consumo quali zucchero, olio d'oliva, patate, pomodori, riso, latte conservato, alimenti per bambini e pane confezionato, si riscontra un aumento del 24,5%. Secondo Consumerismo No Profit, per riempire il carrello della spesa si spendono 5.760 euro l’anno, con un aggravio di oltre 1.100 euro rispetto al 2022.

Aumenti anche per l’ortofrutta: +25% in media. La stessa percentuale interessa anche i viaggi: ora per un week-end in una città italiana (compresa Torino) si spendono ben 700 euro a coppia, tra B&B, treno ad alta velocità, pranzo e cena. 

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