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Il fatto

«Hai guardato la mia ragazza»: così le baby gang picchiano e rapinano ai Murazzi

Due rapinatori arrestati e cinque denunciati dai carabinieri

carabinieri piazza vittorio veneto

La prima frase era una scusa: «Hai guardato la mia ragazza». Poi partivano con calci e pugni, prima di prendere il cellulare della vittima e scappare di corsa. Ma i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati.

E' il risultato dell'attività svolta nel fine settimana dalla Compagnia San Carlo, che ha aumentato i controlli per ridurre il consumo di droga e la criminalità giovanile, a partire dal fenomeno delle baby gang che da tempo imperversano nel centro di Torino.

I protagonisti sono un 18enne e un 19enne, arrestati per rapina aggravata e denunciati per ricettazione (il più grande aveva già ricevuto la misura di prevenzione dell'avviso orale). I due giovani sono stati fermati dai militari all'angolo fra Corso Vittorio Emanuele II e via San Massimo, poco dopo che la centrale operativa aveva segnalato una violenta rapina ai Murazzi: «Hai guardato la mia ragazza» gli avevano urlato quei due. Poi lo hanno preso a calci e pugni e gli hanno portato via il cellulare.

Quando hanno fermato i presunti rapinatori, i carabinieri hanno recuperato un iPhone 13  blu e un iPhone 14 azzurro. Uno dei telefoni è stato riconosciuto dal ragazzo rapinato ai Murazzi mentre l'altro è risultato rubato quella stessa sera in via Calandra. Non solo: gli arrestati avevano altri due cellulari su cui i militari stanno indagando per accertare la provenienza. Potrebbero essere il provento di altri furti e rapine commessi la stessa sera.

I carabinieri hanno anche svolto un servizio antidroga notturno tra il 4 e il 5 novembre, controllando 45 auto dal posto di blocco allestito in piazza Castello. Sono state denunciate e segnalate alla Prefettura cinque persone, comprese tra i 20
e i 36 anni, per il possesso e l'uso di droghe. Sequestrate decine di dosi di hashish, marijuana e cocaina.



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