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IL CASO

I poliziotti contro le mense: «Non c’è abbastanza cibo»

La protesta del sindacato Fsp: «La situazione è fuori controllo»

I poliziotti contro le mense: «Non c’è abbastanza cibo»

I vassoi vuoti nella mensa della caserma di corso Valdocco

Dopo le proteste a scuola anche la polizia è sul piede di guerra contro le mense. A protestare è il sindacato Fsp: «Nelle caserme di via Veglia e corso Valdocco la situazione è da mesi fuori controllo» sottolinea il segretario generale provinciale Luca Pantanella. «Circa 500 agenti ogni giorno - spiega - dovrebbero usufruire della mensa ma sono sempre di più quelli che vanno a mangiare fuori spendendo soldi di tasca propria».

Il motivo? «I poliziotti che finiscono il turno alle 14 e vorrebbero fare pranzo non trovano più nulla anche se il servizio dovrebbe essere garantito fino alle 15. Poi i piatti sono sempre gli stessi, c’è poca varietà di alimenti e anche la qualità è discutibile» evidenzia il segretario provinciale Fsp, ricordando un caso per nulla piacevole: «Una volta è stato trovato un verme in un piatto di riso».

Insomma, non certo un servizio degno del corpo di polizia. «I nuovi assunti - spiega Pantanella - prendono 1.400 euro di stipendio e se devono pagarsi il pranzo a proprie spese sono molto penalizzati dal momento che i ticket coprono soltanto 7 euro. Considerando gli sforzi e la pressione a cui siamo sottoposti, soprattutto in concomitanza con i grandi eventi come le Atp Finals, chiediamo pertanto - sottolinea - che il ministero sostituisca questa azienda e ci fornisca un servizio mensa di maggiore qualità».

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