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Il caso
03 Novembre 2023 - 17:45
Il servizio della ristorazione scolastica di Torino quest’anno sembra davvero non funzionare. Dopo la protesta dei genitori degli allievi della primaria Carlo Levi, oggi hanno manifestato per chiedere una migliore qualità del cibo servito nei refettori anche le classi dell’istituto Niccolò Tommaseo di via dei Mille.
Pasta scotta, salse e sughi rancidi, frutta avariata, mancanza di posate piatti e bicchieri e pietanze più piccole rispetto allo scorso anno. Una situazione non più tollerabile per i genitori dei bimbi, che per protesta hanno mangiato il pranzo nel giardino Cavour, davanti la scuola. «Un paradosso – ha detto papà Luca – se pensiamo che quest’anno il Comune ha investito di più per migliorare la qualità dei cibi serviti in mensa».
Invece, le maestre invitano i piccoli a non consumare il cibo. Nei piatti c’è chi ha trovato formiche e capelli, e i bambini preferiscono mangiare solo pane e formaggio. Alcuni alunni, invece, non trovano neppure il pasto. Le quantità non sono sufficienti per tutti. «Il servizio inizia alle 11.30 – ha spiegato Laura, mamma e membro della commissione mensa – e finisce alle 13.30», orario in cui le ultime classi che si siedono a tavola non trovano tutte le portate. «Pucciate il pane nel sugo», così suggeriscono le addette ai bimbi. Bambini, che se volessero mangiare cibo portato da casa non potrebbero. Il pasto domestico non si può consumare a scuola. «Una difficoltà – ha affermato mamma Elisa – per un genitore che lavora». «In questo contesto di disagio mensa – ha fatto notare Elisa – sarebbe ragionevole che l’Asl rivedesse le sue posizioni». Un disagio che la dirigenza scolastica, al fianco dei ragazzi, vuole assolutamente risolvere.
«In questo momento siamo in difficoltà – ha ammesso la preside Lorenza Patriarca –, ma stiamo lavorando per richiamare l’azienda alla responsabilità. La gradibilità del cibo è lontana dalle attese». Da quest’anno, a gestire il servizio mensa della Tommaseo è l’azienda Ladisa Ristorazione, che smentisce ogni segnalazione comunicata da bambini, genitori ed insegnanti. «Tutte cose assolutissimamente non vere - ha commentato Evangelista Santacroce, responsabile Ladisa Piemonte -, queste cose non sono state accertate». «Monitoriamo ogni giorno e stiamo apportando migliorie per alzare il nostro standard», ha aggiunto annunciando che nei prossimi giorni aprirà un nuovo centro cottura in via Chambery. Intanto, la preside raccoglie tutte le segnalazioni e parteciperà alla prossima commissione mensa con il Comune.
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