Cerca

Il caso

Scene da horror a Torino: picchiato, rapinato e violentato nell'ex scuola

La vittima è un 20enne cui sono stati portati via anche i vestiti

Scene da horror a Torino: picchiato, rapinato e violentato nell'ex scuola

L'interno dell'ex scuola Salvo D'Acquisto

Sembrano le scene di un film horror, con un ragazzo trascinato in una scuola abbandonata. Poi picchiato, rapinato e violentato. Invece è la realtà raccontata da un 20enne torinese, che ha portato al processo due uomini stranieri: la prima udienza è fissata per mercoledì della prossima settimana. I due, un marocchino e un senegalese, sono accusati di rapina e lesioni. E il secondo deve rispondere anche di violenza sessuale perchè ha costretto il ragazzo a praticargli un rapporto orale.

I fatti risalgono esattamente a un anno fa, la sera del 22 ottobre 2022. La polizia, coordinata dal pubblico ministero Barbara Badellino, ha ricostruito quanto accaduto sulla base dei racconti del ragazzo. Matteo (nome di fantasia) ha spiegato di essere depresso e di essere uscito di casa per cercare una pistola e farla finita: a quanto pare un amico lo ha accompagnato da quei due uomini, che lo hanno convinto a seguirli dentro l'ex scuola Salvo D'Acquisto, all'angolo fra via Tamagno e via Tollegno nel quartiere Barriera di Milano (una scuola modello, poi occupata, abbandonata e ora destinata a essere abbattuta e sostituita da una residenza universitaria).

Lì dentro i due uomini sono passati alle mani: il senegalese ha iniziato a picchiare Matteo con pugni e schiaffi. Poi, colpendolo a raffica sulla testa, lo ha costretto a compiere sesso orale. Anche l'altro ha colpito il ragazzo e poi ha partecipato alla rapina: gli hanno portato via la cintura, cellulare, documenti chiavi di casa, orologio, uno zainetto e il portafogli con dentro 70 euro. E lo hanno lasciato praticamente nudo, visto che gli hanno preso pure felpa, jeans, scarpe e cappellino: è così, in mutande, che Matteo è riuscito a scappare e a chiedere aiuto. Una pattuglia della polizia lo ha soccorso e lo ha accompagnato in ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato un ematoma in viso guaribile con dieci giorni di prognosi. Ed è stata disposto anche un prelievo del Dna dalla bocca del ragazzo per provare a risalire ai responsabili.

Da quel momento sono partite le indagini, che hanno permesso di rintracciare i due presunti aggressori (assistiti dagli avvocati Luca Tommaso Calabrò e Ilenia Albanese): il senegalese è stato trovato in una baracca con accanto il cappello della vittima ed è finito in carcere. In questi mesi è stato scarcerato ma la pm Badellino ha fatto ricorso al tribunale del Riesame, ottenendo che tornasse al Lorusso e Cutugno. Nel frattempo è stato rintracciato anche il marocchino, fermato dai carabinieri con addosso il portafogli di Matteo: dentro c'era una foto del ventenne rapinato.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.